CATANIA – Hanno trascorso la notte all’aperto in segno di protesta, confortati soltanto dalla presenza di una tenda da campeggio e di pochi viveri, alcuni lavoratori stagionali del Consorzio di Bonifica 9 di via Centuripe 1 a Catania, che sostengono il loro diritto alla stabilizzazione.
Motivo del sit-in organizzato davanti la sede consortile (che potrebbe proseguire a oltranza in assenza di risposte) l’incompleta attuazione degli articoli 60 e 61 della legge regionale in vigore dal 21 aprile 2021.
Tali articoli permettono, rispettivamente, l’attivazione del turnover al 50% dei dipendenti e l’introduzione dei contratti a tempo indeterminato. Al momento, l’unico a essere stato rispettato è il 61, con il precedente che è rimasto “congelato”.
“Vogliamo il turnover”
“Si tratta di dare la possibilità a tutti gli operai stagionali – avendo la pianta organica dei Consorzi vuota – di riempirla. A oggi non è stato fatto, rivendichiamo che venga attuato il turnover“, dichiara ai nostri microfoni Paolo Illuminato, uno dei dipendenti che hanno deciso di partecipare al presidio.
“Lo attendiamo da 26 anni, io sono precario da 23 anni e ci sono colleghi di lungo corso che stanno aspettando la stabilizzazione“, interviene il dipendente Gianluca Lombardo.
“Continuo rimbalzo tra Catania e Palermo”
“La legge è stata è stata approvata un anno fa, ma stiamo ancora aspettando. Ci è stato detto che devono essere fatte le graduatorie e che queste sono state sbagliate. In questo calderone ci sono Consorzi che non hanno pronta la documentazione e altri, come il nostro, che ce l’hanno pronta“, aggiungono.
“Alla fine – continua – è un continuo rimbalzo tra Catania e Palermo, tra ufficio e Dipartimento 4. I soldi sono stati stanziati, devono essere rimpinguati con la nuova legge Finanziaria“.
La riforma dei Consorzi
Ciononostante, gli operai temono che questo ritardo possa essere dovuto all’imminente riforma dei Consorzi che prevede la soppressione degli 11 Enti regionali e la costituzione di un unico grande Consorzio, frazionato in 4 grandi bacini.
Con l’attuazione della riforma “tutti coloro che sono effettivi transiteranno a tempo indeterminato, mentre noi andremo in liquidazione“. E ancora: “Dopo 25 anni non si pensa a quale fine faranno gli operatori stagionali una volta che questo Consorzio andrà in smaltimento sotto un curatore“.
Al momento i lavoratori non avrebbero ricevuto rassicurazioni da Palermo, ma hanno comunque incassato il sostegno dei sindacati confederali, sollecitati dalle loro segnalazioni.
“Attivate l’articolo 60”
“Sia chiaro – precisano – a noi sta bene che i colleghi licenziati possano rientrare con contratto indeterminato. Tuttavia, non si capisce perché l’articolo 61 è stato attuato velocemente, mentre non è partito il turnover“.
“Noi siamo in prima linea. Chiediamo che venga attivato l’articolo 60, così come è stato fatto per l’articolo 61“, è dunque la richiesta che i lavoratori intendono recapitare alla Regione Siciliana. Fino a quando tale sollecitazione non verrà esaudita, gli stagionali porteranno avanti le loro rimostranze.