CATANIA – Il 30 giugno scorso, nella sede provinciale della confederazione Confagricoltura di piazza Giovanni Falcone, a Catania, ha avuto luogo l’assemblea dei soci, con risultato finale l’elezione di un nuovo presidente, scegliendo la persona di Giosuè Arcoria per il prossimo mandato triennale dal 2023 al 2026.
Chi è Giosuè Arcoria
Giosuè Arcoria, imprenditore agricolo del Catanese nel settore degli agrumi (precisamente nella produzione dell’Arancia Rossa di Sicilia Igp ed anche altri agrumi), con un’azienda a conduzione familiare, ha espanso l’attività agroalimentare con la produzione vinicola, tipologia Etna Doc.
La carriera di Arcoria in Confagricoltura ha una trafila di quasi un decennio, essendo stato già in passato presidente provinciale dell’Anga (acronimo di Associazione nazionale giovani agricoltori) e quella di presidente nazionale di Fnp Agrumicoltura (la federazione nazionale di prodotto).
Gli altri ruoli presenti nell’organigramma
Arcoria sarà affiancato da ben due vicepresidenti: l’imprenditore agricolo ed agrituristico Giovanni Bonfiglio, produttore di Olio Dop Monti Iblei, già consigliere d’amministrazione di Agriturist Sicilia e presidente della federazione proprietari conduttori provinciale di Catania; l’altro vicepresidente è l’imprenditore cerealicolo e di energie rinnovabili Vincenzo Romeo, anch’egli facente parte in passato del consiglio direttivo di Confagricoltura Catania.
Le dichiarazioni inaugurali di inizio mandato
“Con oltre milleduecento aziende agricole associate che sviluppano annualmente più di cinquecentomila giornate lavorative, Confagricoltura Catania conferma la sua leadership indiscussa di principale associazione agricola datoriale della provincia. Il presidente, nel ringraziare l’ottimo lavoro svolto dal commissario, ha voluto sottolineare l’importanza del gioco di squadra da parte di tutti i componenti del direttivo che – come afferma Arcoria – dovranno lavorare in sinergia tra di loro coordinandosi con il presidente per affrontare insieme le problematiche della nostra agricoltura”.