CATANIA – La cultura è una grande forza civile ed è fondamentale soprattutto per salvare le periferie cittadine dal degrado e dall’emarginazione. La possibilità di dare ai ragazzi strutture in cui incontrarsi ed insieme esprimere le proprie sensibilità, le emozioni, i propri sogni è determinante. E lo sarà ancora di più dopo questa emergenza sanitaria.
E in un momento in cui i teatri sono deserti a causa della pandemia, nel quartiere di Librino a Catania ce n’è uno chiuso perché abbandonato e quasi completamente distrutto: il teatro Moncada di Librino, ovvero una struttura che, ancora oggi, resta una delle più grandi incompiute di Catania.
Da anni, prima come consigliera comunale ed ora come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico, Ersilia Saverino si è battuta per cercare di trovare quelle soluzioni percorribili per poterlo restituire alla città. Ad oggi l’unica soluzione possibile è quella di accedere a fondi europei per tentare di riqualificarlo e sanare definitivamente questa ferita.
L’inaugurazione della vicina Torre Leone dimostra che quando c’è una precisa volontà politica e una strategia comune, tra tutte le parti in causa, si possono ottenere grandi risultati. L’amministrazione comunale deve ricalcare il progetto attuato per l’ex palazzo di cemento se vuole mettere fine a quanto appare all’interno del teatro Moncada: infissi rubati, sale trasformate in bivacchi, muri sfondati e la presenza di qualsiasi altro tipo di segnale di assoluta illegalità. Perfino il palcoscenico è stato completamente distrutto ed ora è impossibile camminarci sopra.
Dal giorno dell’apertura del cantiere fino ad oggi sono passati oltre 20 anni. Un lungo periodo intervallato da continue inaugurazioni, chiusure e attacchi vandalici. Il risultato sono i milioni di euro buttati al vento. “Pertanto come Presidentessa dell’Assemblea Provinciale di Catania per il Partito Democratico e ancor più come cittadina ribadisco la necessità di percepire le modalità e le tempistiche per attivare un piano di rivalutazione definitivo.
Recuperare il Teatro Moncada vorrebbe dire consegnare a parrocchie, volontari e associazioni di Librino uno spazio di arte e cultura, luogo di aggregazione e di integrazione, dando la possibilità a centinaia di giovani di mettere in mostra la loro creatività garantendo loro il riconoscimento della dignità e dell’uguaglianza in tema di diritti umani attraverso un percorso di promozione e diffusione di buone pratiche che possa dare loro la speranza anche di una rinascita culturale e non solo, della nostra città, portando con se sviluppo, lavoro ed economia.
Diversamente l’impianto, in queste condizioni, servirà soltanto alla microcriminalità che in questi ambiti di abbandono e degrado prolifera sempre“, conclude Saverino.