Catania, “salviamo gli Ex Orti della Susanna”: la natura prova a farsi spazio

Catania, “salviamo gli Ex Orti della Susanna”: la natura prova a farsi spazio

CATANIA – Il Comitato Parco Orti della Susanna, costituito da cittadini e professionisti, chiede la protezione dell’area verde nel quartiere Cibali di Catania, alle spalle di via Sebastiano Castaldi.

Nel luglio 2025 la Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali ha proposto un vincolo paesaggistico su 10 ettari, dei 17 totali, per impedire la costruzione di palazzi e strade in un’area di grande valore naturalistico e culturale.

Preservare la flora e la fauna

Negli ex Orti della Susanna è presente la grotta Lucenti, un’antica cava di estrazione dell’agghiara, la lava del 1669. Inoltre, sono presenti animali tra cui piccoli mammiferi, rettili, uccelli e vari animali da preservare, che trovano in questo luogo un rifugio. Non va sottovalutata la presenza di specie vegetali erbacee, arboree e arbustive.

I 17 ettari sono di proprietà del Consorzio Centro Direzionale, ormai in liquidazione coatta, e i componenti del Comitato auspicano che la zona possa essere acquistata dalla Regione Sicilia o dal Comune di Catania.

L’intervento del presidente del Comitato

Presidente Comitato

In foto Giuseppe Rannisi

Giuseppe Rannisi, presidente del Comitato Parco Orti della Susanna, ha dichiarato: “La Soprintendenza di Catania ha proposto un vincolo per una parte delle aree libere del Parco. Abbiamo un’ampia zona, un luogo libero da fruire, importante dal punto di vista etnoantropologico. Riteniamo che il vincolo proposto debba essere rivisto per includere tutte le aree dei 17 ettari, perché possiedono tutte le stesse caratteristiche”.

L’attuale fruibilità del luogo

Parco Orti della Susanna

L’area è attualmente visitabile attraverso varchi, alcuni realizzati ufficialmente e altri aperti dai cittadini. La proposta è quella di trasformarla in un Parco Naturalistico, per preservare la biodiversità nelle aree urbane, difendere la memoria e l’identità territoriale, creare uno strumento concreto per combattere la crisi climatica, ridurre le portate di acqua piovana che raggiungono il centro città e offrire un centro di aggregazione sociale.

Catania, infatti, non dispone di molti spazi verdi e la politica della cementificazione è in atto da anni. Creare uno spazio di svago e contatto con la natura significherebbe migliorare il benessere psicofisico e la qualità della vita.