CATANIA – Il Consiglio Comunale di Catania ha votato all’unanimità l’adeguamento del regolamento per il servizio di assistenza per l’autonomia e la comunicazione in favore di alunni con disabilità che frequentano le scuole, dalle scuole dell‘infanzia alle superiori di secondo grado. Il nuovo regolamento, composto da 27 articoli, sostituisce quello del 2016, ormai superato dalle tante novità legislative intervenute ed è stato proposto dalla Direzione Politiche Sociali.
La responsabile della Direzione Politiche Sociali, Lucia Leonardi, ha illustrato la proposta deliberativa in aula. Prima della votazione finale unanime, è stato recepito un maxi emendamento predisposto dall’Amministrazione Comunale e tre emendamenti presentati dai consiglieri Orazio Grasso e Graziano Bonaccorsi, integrati nella proposta originaria del nuovo regolamento.
Il presidente del Consiglio Comunale, Sebastiano Anastasi, ha espresso la sua soddisfazione per l’adozione della delibera: “L’importanza per il consiglio comunale di avere adottato un altro documento regolamentare, una vera a propria riforma dei servizi sociali a cui anche personalmente ho lavorato nei mesi scorsi nella qualità di presidente della commissione consiliare competente al ramo, nel segno della semplificazione e della qualificazione delle attività in favore degli alunni disabili di Catania, una fascia debole della popolazione verso cui abbiamo tutti il dovere di essere attenti e responsabili” conclude il presidente.
L’intervento della Cisl
La Cisl di Catania in collaborazione con l’Associazione Asacom, Cgil, Uil e Ugl ha seguito il percorso concertativo con ConfCooperative e l’assessorato comunale ai Servizi sociali, avviato oltre un anno e mezzo fa per l’approvazione del regolamento.
È il primo regolamento italiano del personale Asacom che pone al centro la persona, sia essa lavoratore che assistita, riconosce più dignità professionale, tutele e diritti agli oltre 800 lavoratori e assicura una maggiore qualità e continuità del servizio agli oltre 500 assistiti dal Comune di Catania.
Offre diversi punti qualificanti rispetto al precedente del 2016, tra cui l’adeguato inquadramento professionale, la possibilità di recuperare le ore non lavorate dall’assistente Asacom quando la scuola è chiusa per cause di forza maggiore o quando l’alunno assistito è assente, la costituzione di un coordinamento misto che periodicamente valuterà l’impegno nei confronti degli alunni assistiti e il ruolo dell’operatore Asacom che sarà svolto all’interno dell’equipe, il cosiddetto gruppo di lavoro operativo.
La Cisl di Catania ha espresso la propria soddisfazione per l’approvazione del regolamento, sottolineando che esso rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla disuguaglianza e alle ingiustizie nei confronti dei lavoratori e degli alunni assistiti.
Maurizio Attanasio e Lucrezia Quadronchi rispettivamente segretario generale e segretaria territoriale con delega alle politiche sociali della Cisl di Catania e Rita Ponzo segretaria generale Fisascat Cisl Etnea hanno dichiarato: “Ringraziamo il consiglio comunale e la commissione consiliare alle Politiche Sociali che hanno ascoltato i numerosi appelli che abbiamo lanciato da un anno a questa parte e l’ex assessore Giuseppe Lombardo per aver accolto tutte le nostre proposte e avviato un tavolo di confronto sul tema“.
“Catania è così il primo comune d’Italia a dotarsi di un regolamento siffatto – continuano – che arriva dopo anni di confronto, di lotta alla disuguaglianza e alle ingiustizie nei confronti dei lavoratori e degli alunni assistiti, che con la nostra federazione della Fisascat da sempre abbiamo denunciato, anche andando nelle piazze. Ci auguriamo che queste ‘buone regole‘ possano essere recepite anche dagli Comuni siciliani“.
La Quadronchi, inoltre, sottolinea: “Si tratta di un regolamento fortemente voluto dalla Cisl che finalmente rende giustizia a migliaia di lavoratrici e lavoratori e ne riafferma le tutele giuridiche, oltre a dare centralità alla persona dell’assistito e maggiori strumenti per verificare il servizio prestato“.
I dirigenti della Cisl di Catania concludono dicendo: “Non dobbiamo dimenticare che la lotta alla dispersione scolastica e alla povertà educativa passa anche attraverso una buona assistenza all’interno della scuola, con personale qualificato, motivato e adeguatamente retribuito e che si vede riconosciuti diritti che prima gli erano negati“.