CATANIA – Il nuovo Piano regolatore del porto di Catania è ufficialmente realtà. Con la delibera del Comitato di gestione si chiude l’iter burocratico iniziato nel dicembre 2024 con la presentazione del progetto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il successivo passaggio attraverso una serie di enti previsti dalla normativa che hanno espresso pareri poi recepiti integralmente nella versione finale approvata.
Approvato il Piano Regolatore del Porto di Catania
Parole di soddisfaziona arrivano da Francesco Di Sarcina, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale, spiegando come “dopo quasi mezzo secolo dal vecchio PRP, siamo riusciti con un forte gioco di squadra a far approvare in tempi rapidissimi, poco meno di un anno, il nuovo Piano.
“Il porto di Catania sarà completamente trasformato e diventerà uno dei fiori all’occhiello della città, un’infrastruttura dagli standard internazionali, innovativa, tecnologica, ecosostenibile, competitiva e aperta a cittadini, turisti e crocieristi, con aree fruibili, condivise e inclusive; si delineeranno significative prospettive di sviluppo”.
Trasformazione condivisa e sostenibile
“Naturalmente il progetto ha tenuto conto delle prescrizioni e dei suggerimenti raccolti durante il percorso di approvazione, dunque è una versione rivista capace di sintetizzare e valorizzare le istanze istituzionali e territoriali, senza rinunciare ai principi fondanti del piano originario. Avvieremo immediatamente tutte le azioni in programma, a cominciare dalla riorganizzazione degli spazi portuali e dalla progressiva scomparsa, sin dai prossimi mesi, dei mezzi commerciali dalle aree destinate al waterfront”.
“In tutte le fasi di questo delicato e importante processo di cambiamento saranno salvaguardate le attività imprenditoriali e i lavoratori, che avranno modo, se lo vorranno, di crescere e svilupparsi nel porto. Già nel 2025 abbiamo avviato numerosi cantieri che stanno dando un nuovo volto all’infrastruttura e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.
Il ringraziamento del presidente: “Un lavoro di squadra straordinario”
“Un doveroso e sentito ringraziamento – prosegue Di Sarcina – va al segretario generale Attilio Montalto, al dirigente Riccardo Lentini e ai numerosi tecnici dell’ente che hanno sacrificato anche il loro tempo libero per rincorrere il sogno di cambiare volto al porto”.
“A tutti gli altri attori del PRP: Comitato di Gestione, composto da Roberto Meloni, Giuseppe Galizia, Dario Niciforo, Marianna Bordonali e Raffaele Macauda, direttore marittimo della Sicilia orientale e comandante della Capitaneria di porto di Catania, che ha accompagnato senza esitazioni il PRP all’approvazione, oltre a sindaco, Consiglio comunale, Soprintendenza ai Beni culturali, Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Assessorato regionale al Territorio e Ambiente, Assessorato ai Beni culturali e Consiglio superiore dei Lavori pubblici, per il prezioso contributo in termini di miglioramenti accolti nella versione finale del piano. A tutte le forze politiche che con determinazione hanno chiesto a questa AdSP di rinnovare il porto e aprirlo a nuovi e più attuali orizzonti”.
Verso un porto moderno e sostenibile
Il nuovo PRP nasce da un’approfondita analisi delle previsioni di traffico fino al 2030 e al 2040 e prevede un’area crociere di 84mila metri quadrati con quattro accosti in grado di ospitare navi oltre i 340 metri. Sullo sporgente centrale sorgerà la nuova Stazione marittima di 5mila metri quadrati, dall’architettura originale e capace di accogliere fino a un milione di passeggeri l’anno, alimentata da sistemi a energia rinnovabile che la renderanno autosufficiente dal punto di vista energetico.
Il nuovo waterfront, con una suggestiva promenade, si svilupperà dal nuovo porticciolo per yacht – nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria – fino al porto Nuovo e al molo Crispi. Sono 17ettari complessivi, ai quali si aggiungono i 3 ettari dell’area cantieristica a nord-est. L’obiettivo è trasformare la zona in un nuovo quartiere cittadino che dialoghi con il centro storico e piazza Duomo, con manufatti architettonici scenografici e innovativi.
La nuova Darsena yacht e gli interventi per la viabilità urbana
La “Darsena yacht” potrà ospitare oltre 700 imbarcazioni da diporto di piccole, medie e grandi dimensioni (fino a 120 metri), creando un ampio mercato della cantieristica – oggi limitato dalla mancanza di spazi idonei nella zona sud-ovest del porto e in Piazzale Triangolare – con viabilità dedicata e accesso diretto al mare aperto. Anche i pescherecci, attualmente dislocati tra porto Vecchio, porto Nuovo e porto Peschereccio, avranno una nuova area attrezzata con servizi e spazi per il ricovero temporaneo di reti e attrezzature da pesca.
E ancora, è prevista una striscia di 10 metri dedicata alla viabilità cittadina, parallela a via Domenico Tempio, dal varco asse servizi fino a piazza Borsellino, che sarà messa a disposizione per interventi di supporto alla viabilità e alla rigenerazione urbana da pianificare con il Comune di Catania”.
Infrastrutture e sostenibilità ambientale
Per risolvere l’annoso problema della congestione della rotatoria del Parco del Faro – dovuta alla sovrapposizione dei mezzi in ingresso e in uscita dal porto con il traffico cittadino – il piano prevede infine la realizzazione di un sottopasso: la strada sarà interrata per circa 100 metri dal nuovo varco portuale e riemergerà in corrispondenza dell’ingresso sull’asse dei servizi, la diramazione che conduce direttamente all’autostrada.
Particolare attenzione è stata posta alla riduzione dei volumi richiesta dal Comune di Catania e alla massimizzazione delle tutele ambientali nelle aree di ampliamento a nord e a sud, in linea con le prescrizioni emerse nel corso dell’istruttoria che ha portato all’emanazione del decreto di VAS.





