CATANIA – Ogni giorno sull’intera circonvallazione di Catania il traffico è caotico. Il cantiere, che è partito stamattina e durerà circa un mese, rappresenta un intervento importante e necessario a garantire la sicurezza dei cittadini nella principale strada di Catania. Il presidente del III municipio Paolo Ferrara ribadisce la necessità di garantire da oggi, e fino alla fine dei lavori, un piano del traffico adeguato con alternative che evitino il formarsi di code chilometriche.
“I lavori a Monte Po avranno ripercussioni sull’intera circonvallazione – spiega Ferrara – in un territorio centrale come il nostro occorrono presidi dei vigili urbani nei punti strategici o negli snodi in cui è previsto un notevole flusso di auto e scooter. In questi giorni ho raccolto le segnalazioni dei cittadini e tutti chiedono un piano del traffico adeguato”.
Tra le zone a maggior rischio c’è ovviamente il Tondo Gioeni, il viale Doria, e il viale Odorico Da Pordenone con ripercussioni nelle zone limitrofe come via Beccaria, via D’Annunzio, Corso delle Province, piazza Lanza, viale Sanzio e il viale Vittorio Veneto. “Bisogna attivare un percorso sinergico con tutte le istituzioni politiche e sociali per fare in modo che tutto si svolga nel migliore dei modi. Nel nostro municipio la circolazione di macchine, scooter e mezzi pesanti diventa un problema che poi si ripercuote nel resto della città – prosegue Ferrara – il potenziamento e il sistema dei mezzi pubblici, come autobus o metropolitana, può garantire maggiore vivibilità. La questione però non riguarda esclusivamente la sola città di Catania ma l’intera provincia etnea con decine di migliaia di pendolari che dai paesi dell’hinterland dovranno raggiungere uffici e scuole. La soluzione ideale- conclude il presidente del III municipio- è quello di intercettare il traffico già dalle porte di accesso della città, come la circonvallazione o via Vincenzo Giuffrida, e convogliarlo ordinatamente verso le varie alternative al flusso veicolare evitando così le strade restino intasate nel giro di pochi minuti”.
Cardello: “Necessari lavori anche nel resto della città”
Ben vengano gli interventi di rifacimento del manto stradale in tutta la circonvallazione di Catania. La questione di fondo è che non bisogna concentrarsi solo in un punto della città. “Ogni quartiere del capoluogo etneo ha decine e decine di arterie che sembrano letteralmente bombardate – dichiara il presidente del Comitato “CataniaNostra” Andrea Cardello – una coperta piena di toppe dove non bastano semplici lavori tampone. Sul viale Africa, in piazza Mancini Battaglia, in via Domenico Tempio, in via Acquicella, in Corso Indipendenza e sul viale Mario Rapisardi le voragini rischiano di provocare brutti incidenti. Stessa cosa si può vedere all’interno degli spazi pedonale. Per queste ragioni chiediamo urgentemente un piano di lavoro che riguardi l’intera città. La situazione è disperata e la gente sta vivendo un vero e proprio incubo”.