Catania cambia volto e cresce sempre più. E il 2018 che anno sarà?

CATANIA – Il 2017 è stato un anno davvero importante per Catania, dal punto di vista dello sviluppo urbanistico e della mobilità sostenibile. I cambiamenti avvenuti negli ultimi 12 mesi hanno segnato una vera e propria svolta per la città, con la fine di alcuni lavori e l’inizio di altri, che i cittadini aspettavano da tantissimi anni e che hanno avuto o avranno, nei prossimi mesi, il loro definitivo compimento.

L’anno appena concluso è stato sicuramente, per molti catanesi e non, quello della metropolitana. L’infrastruttura, aperta per la prima volta nel 1999, era rimasta operativa, fino alla fine del 2016, solo per 3,8 chilometri, dalla fermata Borgo fino a quella del Porto. Ma, dopo l’apertura della tratta Galatea-Stesicoro, avvenuta a dicembre 2016, che l’aveva portata fino al centro storico, alla fine di marzo dello scorso anno è stato messo in esercizio un’altro troncone, Borgo-Nesima, che ha portato i chilometri attivi a 7, senza contare gli 1,8 della tratta Galatea-Porto, attualmente chiusa. Secondo alcune indiscrezioni, quando sarà costruita la nuova rimessa della Ferrovia Circumetnea al Porto, farà da raccordo di manutenzione tra l’officina e il percorso ordinario.

Il potenziamento del servizio ha portato il numero di passeggeri ad aumentare il maniera esponenziale, facendo del 2017 il suo anno migliore in assoluto, con 3 milioni di passeggeri. Un dato che ha portato i vertici Fce a estendere l’esercizio fino alle ore notturne del sabato e nelle domeniche di questi giorni di festa, nell’attesa che possa essere esteso anche per gli altri giorni della settimana già quest’anno, e al varo di nuove tariffe. Ma le novità non si fermano certo qui: sono stati attivati nuovi bus navetta per le frazioni di Lineri e Monte Palma e Metro Shuttle, che collega la fermata Milo con la cittadella universitaria, il Policlinico e il parcheggio Santa Sofia, di grande utilità per gli studenti, ma non solo.

Nell’anno che è appena iniziato si attenderà l’apertura della tratta Nesima-Monte Po, secondo i gestori della partecipata catanese, nel prossimo mese di marzo, e della fermata Cibali, ancora chiusa per ritardo nei lavori. Per quanto riguarda la prima, lo scorso ottobre si è verificata l’apertura di una voragine lungo la circonvallazione, ma i vertici hanno assicurato che non si è trattato di cedimento e che il percorso del futuro tracciato non intaccherà le aree abitate. Il nuovo finanziamento Cipe ha portato, inoltre, 115 milioni per la realizzazione della tratta Misterbianco-Belpasso, mentre sono stati già aperti i cantieri per le due nuove fermate di Misterbianco, al centro e nel polo commerciale.

Un’altra infrastruttura che si attendeva da anni, e che è stata aperta solo nell’anno appena concluso, è il passante ferroviario, una sorta di metropolitana costiera che affiancherà il percorso del treno nazionale e che la scorsa estate ha visto la messa in esercizio delle nuove stazioni Ognina ed Europa, attive sia per l’uno che per l’altro servizio. Un servizio che, insieme alla metropolitana cittadina, in futuro dovrà arrivare fino all’aeroporto.

Sul fronte del trasporto pubblico su gomma, è stato, invece, un anno parecchio turbolento per l‘Amt, Azienda Metropolitana Trasporti, con il continuo avvicendamento tra Carlo Lungaro e Puccio La Rosa nella prima parte, che ha messo molta tensione ai dipendenti e ha generato parecchie polemiche tra i cittadini, e il ritorno definitivo del secondo negli ultimi mesi. Quest’ultimo aspetto, però sembra aver portato una ventata di ottimismo: è avvenuto già un grande ampliamento del parco vetture, il servizio è stato reso adeguato per le festività natalizie, gli stipendi sono stati pagati e si comincerà a intervenire sui problemi ancora da risolvere.

Riguardo allo sviluppo urbanistico della città, gli eventi cardine sono stati senza ombra di dubbio due: l’inizio dei lavori per il Nodo Gioeni e di quelli per il nuovo corso Martiri della Libertà. Il primo ha sollevato non poche polemiche, in quanto conseguenziale all’abbattimento del famigerato ponte, avvenuto nel 2013. Inoltre, sarà composto da due step: il rifacimento della facciata dal lato nord del Tondo Gioeni, con una nuova fontana, e il prolungamento di via Castorina, con l’apertura al traffico della strada sottostante lo svincolo di via Vincenzo Giuffrida, opera attesa da anni e di grande utilità per snellire il traffico sulla circonvallazione. I lavori, al momento, procedono a rilento, ma la loro consegna è prevista per i primi mesi di quest’anno.

Il progetto per il nuovo corso Martiri della Libertà, invece, affonda le sue radici quasi 70 anni fa, nel periodo in cui avvenne lo sventramento dell’antico quartiere di San Berillo. La zona, divenuta negli simbolo di degrado e incuria del centro città, vedrà la pedonalizzazione della strada, con la via Archimede e la via Marchese di Casalotto che saranno percorse dai veicoli, la realizzazione di una nuova piazza tra via Maddem e piazza Grenoble e, infine, di aree verdi, commerciali e museali tra via Francesco Crispi e la futura isola pedonale, in via Fischetti e nell’area adiacente alla scuola Giovanni Pascoli. Tutto ciò vedrà il suo reale compimento, secondo le previsioni, entro il mese di giugno.

Non sono mancati certo malcontenti riguardo allo stato di alcune zone periferiche della città, a causa di disservizi, poca manutenzione stradale e invivibilità, o ad alcuni luoghi abbandonati ed edifici messi e mai utilizzati divenuti spesso luogo di bivacco, o ancora lo spostamento delle panchine dal Passiatore a piazza Università, ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Ne è una conferma l’arrivo, nell’ambito delle convenzioni nazionali per i progetti di riqualificazione delle periferie, di 18 milioni di euro per il “rifacimento del look” di quartieri come San Giovanni Galermo e Trappeto Nord.

Si aggiungono, inoltre, l’inaugurazione di piazza Sciuti, nei pressi dello storico mercato della Fiera, e la fine dei lavori di riqualificazione di piazza Giovanni Falcone, dalla quale, negli ultimi anni, era stata portata via buona parte della pavimentazione, l’apertura della scalinata di San Giovanni Li Cuti e il restilying del porticciolo di Ognina. Quest’ultima zona attende ancora la fine dei lavori per il prolungamento del viale Alcide De Gasperi fino alla circonvallazione. Infine, continua a stimolare un forte dibattito la chiusura al traffico veicolare dell’ultimo tratto di via Dusmet, che ha portato i commercianti della zona sul piede di guerra, a causa del forte calo delle loro vendite.

Il 2017 è stato un anno davvero importante per Catania. Un ottimo viatico per un 2018 in cui molti sperano di vedere ulteriori progressi.