CATANIA – Assunzione del neo pensionato, ingegnere Isidoro Vitale, in Amt. È questa la questione che da giorni circola a Catania ed è per tale motivo che abbiamo deciso di intervistare ai microfoni di NewSicilia Graziano Bonaccorsi, esponente del M5S, per far chiarezza.
La questione è la seguente: è lecito che sia stato riassunto un dipendente neopensionato per ricoprire, a tempo determinato e per un periodo non superiore a 6 mesi, lo stesso ruolo? L’interrogativo è stato posto anche all’Azienda Municipale Trasporti per avere risposte in merito.
La smentita del Comune
Il Comune di Catania, a tal proposito, ha precisato – tramite documento ufficiale – che l’ing. Vitale non è in pensione: aveva chiesto Quota 100 ma la domanda sarebbe stata poi ritirata. Quindi, sarebbe stato idoneo a rispondere all’interpello da parte dell’Amt e al bando di selezione per la nuova assunzione.
Le cose stanno realmente così? Graziano Bonaccorsi ha dichiarato: “È una situazione un po’ strana e ingarbugliata che non riusciamo a comprendere effettivamente. Ieri c’è stata la smentita del Comune che sosteneva che l’ingegnere poteva partecipare al bando per l’assunzione“.
Dubbi e incongruenze
Tanti, però, i dubbi e le incongruenze: “C’è un problema: dopo la domanda per la Quota 100, il primo gennaio entra in vigore il provvedimento, giorno 11 revocano la domanda perché non vi sarebbero stati i presupposti e il 25 esce un bando per la selezione di un dirigente che possa ricoprire la posizione di Vitale, al quale partecipa lo stesso ingegnere“.
Primo interrogativo: “Da giorno 1 a giorno 11 che ruolo rivestiva Vitale? Perché quando si presenta domanda per Quota 100 si devono presentare le dimissioni, quindi non avrebbe potuto nemmeno partecipare al bando perché non era più un dipendente comunale. Quell’interpello, infatti, era interno all’Amministrazione – tra partecipate e Comune – e poteva partecipare solo un dipendente“.
“Non ne capisco la logica”
Ragioniamo da un altro punto di vista: “Dato che si sta procedendo alla fusione con la Sostare, è opportuno in questo momento caricare l’Amministrazione di un altro costo?”.
“Se ci sono altre figure, perché inserire – a ridosso della fusione e in questo momento storico – un’altra figura dirigenziale? Qual è il senso? Era opportuno farlo adesso? Non ne capisco la logica“, specifica.
Stasera nuove risposte?
Inoltre: “Tutto questo mi dovrà dire stasera l’Amministrazione in Consiglio comunale. Come hanno fatto? Perché è basilare. Io lo chiederò in aula, non so cosa mi risponderanno“.
“Non ha senso tutto questo: il bando aveva determinati requisiti e vorrei soltanto capire. Non voglio presupporre nulla, chi la vede da fuori percepisce che qualcosa non va. Spero di avere maggiori risposte“, conclude Bonaccorsi.
La nota stampa della Fast Confsal Sicilia
Giovanni Lo Schiavo, segretario generale di Fast Confsal Sicilia, a tal proposito, ha sottolineato: “Una questione paradossale, sulla quale l’Amministrazione Comunale di Catania ha il dovere chiarire all’opinione pubblica, non fosse altro per il susseguirsi di provvedimenti dirigenziali, adottati dall’Ufficio Risorse Umane del Comune, ordini di servizio e atti d’interpello, emanati dai vertici dell’Amt S.p.a., nonché, pareri discordanti fra I.N.P.D.A.P. e I.N.P.S.“.
“Nel frattempo che la diatriba in corso possa essere definitivamente chiarita nelle sedi istituzionali preposte dagli attori in campo, come organizzazione sindacale auspichiamo che la permanenza dell’ing. Vitale, dirigente alla produzione dell’Amt, possa continuare a essere utile, nell’interesse dell’Azienda e dei lavoratori dipendenti“, conclude.
Si tratta, quindi, di una questione poco chiara, contorta e di difficile comprensione che richiederebbe – come è giusto che sia – risposte univoche e, per quanto possibile, tempestive.