CATANIA – I danni che si contano in Sicilia a causa degli incendi che hanno colpito l’Isola è di parecchie decine di milioni. I vigili del fuoco, in prima persona, hanno dovuto fronteggiare una situazione decisamente al di fuori della normalità. Le condizioni della pianta organica dei vigili del fuoco a Catania, però, risulta essere inadeguata e sottodimensionata in rapporto al numero di interventi effettuati ogni anno. Situazione che si evidenzia nei momenti di emergenza come quella dei giorni passati.
Le carenze croniche di personale sono oggetto di vertenze sindacali da anni, ma le soluzioni adottate in passato, non sono più sufficienti e la situazione è diventata insostenibile. È intervenuto ai nostri microfoni, Carmelo Barbagallo, vigile del fuoco esperto e sindacalista, per parlare delle pessime condizioni in cui il personale lavora.
“Dovevamo decidere chi salvare e chi doveva aspettare“
“Gli eventi accaduti nelle scorse settimane, erano ben prevedibili da mesi, perché le condizioni meteo erano state già annunciate. Purtroppo, noi come vigili del fuoco non possiamo aggiungere squadre preventive e aggiuntive, quando ci sono le allerte meteo rosse“, afferma Barbagallo.
“Ci siamo trovati in grosse difficoltà come in ogni altra emergenza. Ci siamo dovuti sdoppiare per poter portare soccorso alla popolazione. Poi, sono stati raddoppiati i turni e le squadre sono diventate 17, ma gli interventi erano più di 200. Pertanto noi, come vigili del fuoco, dovevamo decidere chi salvare e chi doveva aspettare“.
“Più volte siamo scesi in piazza e davanti la Prefettura di Catania. Con scioperi e Comunicati Stampa – continua Barbagallo – abbiamo più volte denunciato le condizioni lavorative. Non abbiamo neanche una tutela sanitaria completa, di riconoscimento delle malattie professionali e di categoria altamente e particolarmente usurante“.
Previsto sciopero a settembre
“Oggi, ci auspichiamo che il Governo e il nostro Dipartimento capiscano che la Sicilia è una Regione che ha necessità di avere uomini nell‘immediatezza. Sono più di 300 le unità che mancano nel nostro territorio. Necessitiamo anche di mezzi efficaci per poter intervenire nell’immediatezza“.
“Se ciò non dovesse avvenire, perché dopo gli incendi sicuramente a Catania arriveranno nubifragi, noi come organizzazione sindacale già abbiamo proclamato lo sciopero per settembre. Andremo, sicuramente, in Prefettura a reclamare quello che da anni vogliamo: la sicurezza per i vigili del fuoco e la sicurezza per la popolazione“, conclude il vigile del fuoco Barbagallo.
Foto di repertorio