CATANIA – Non si fermano i controlli dei carabinieri per contrastare i reati di caporalato e le violazioni delle normative anti Covid e della sicurezza sul lavoro: controllate 8 ditte e 2 persone denunciate.
Incessante l’impegno dei carabinieri del comando provinciale di Catania nel contrasto alle violazioni della normativa sul lavoro e al fenomeno del caporalato, coerentemente con gli indirizzi strategici del Prefetto.
Durante le ultime settimane i militari delle compagnie carabinieri di Paternò, Palagonia e Randazzo, insieme al personale specializzato del Nucleo Ispettorato del Lavoro, hanno messo in atto una serie di servizi finalizzati da un lato al controllo del rispetto della specifica legislazione speciale sul lavoro da parte delle aziende e dall’altro a garantire il recepimento, nonché l’osservanza, di tutta la recente normativa anti-Covid in ambito lavorativo.
Durante l’attività i carabinieri hanno complessivamente:
- sottoposto a controllo 8 ditte;
- identificato 62 lavoratori dipendenti per i quali è stata verificata la regolarità contrattuale, scoprendo 2 operai irregolari per i quali è stata contestata un’ammenda di 3.500 euro e irrogata la maxi sanzione amministrativa per il lavoro in nero di 7.500 euro;
- denunciato un datore di lavoro per reati inerenti la sicurezza sui luoghi di lavoro e nello specifico per non aver inviato a visita medica preventiva i lavoratori dipendenti e per non aver ottemperato alla prevista formazione in materia di sicurezza sul luogo di lavoro;
- denunciato il titolare di una ditta per aver utilizzato strumenti audiovisivi in assenza di accordo sindacale ovvero di autorizzazione dell’ispettorato territoriale del lavoro di Catania;
- effettuato 5 sanzioni amministrative per il mancato rispetto delle prescrizioni del protocollo aziendale condiviso anticovid-19, per un ammontare complessivo di 2mila euro;
- contestato 5 sanzioni amministrative per aver violato il divieto di assembramento, per complessivi 2.665 euro;
- effettuato 2 sanzioni per il mancato rispetto della distanza interpersonale, nonché una sanzione per il mancato rispetto della capienza massima dei mezzi che trasportano i lavoratori.