BRONTE – Sono oltre 18 gli anni di reclusione che quattro soggetti di Bronte dovrannoscontare a seguito dell’arresto scaturito dall’operazione “Sciarotta” del 2019. In carcere, dopo la sentenza di condanna, sono finiti Andrea Gullotti (33 anni), Giuseppe Parisi (37 anni), Patrizio Cavallaro (28 anni) e Luana Sciavarrello (33 anni).
(In foto da sinistra verso destra: Andrea Gullotti, Giuseppe Parisi, Patrizio Cavallaro e Luana Sciavarrello)
L’arresto è stato eseguito nelle scorse ore dai carabinieri della Compagnia di Randazzo. I soggetti sopracitati sono accusati del reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
I quattro sono stati trasferiti nelle carceri catanesi di Bicocca e Piazza Lanza.
L’operazione “Sciarotta“
Il provvedimento di arresto dei quattro soggetti è stato emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Catania, tra l’1 ed il 6 giugno scorsi e l’attività di cattura è scaturita – come vi dicevamo -, dall’operazione “Sciarotta“. Le indagini sono state coordinate dalla D.D.A. di Catania e condotte, tra marzo e novembre 2017, dai militari dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Randazzo.
Chi sono gli altri soggetti arrestati nell’operazione “Sciarotta”
Il 15 gennaio 2019 per via di tale operazione sono state arrestate dodici persone, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari.
Lo spaccio di droga a Bronte
Le attività investigative svolte nel 2017 dall’Arma di Catania, hanno consentito di accertare la responsabilità degli allora indagati, in relazione a una fiorente attività di traffico e vendita di marijuana nel territorio brontese, ricostruendo il sistema con cui il gruppo criminale gestiva l’attività di spaccio e individuandone le modalità di approvvigionamento, custodia e cessione della droga. Per questo motivo erano già stati arrestati in flagranza di reato altri 13 soggetti e 4 denunciati a piede libero per detenzione ai fini di spaccio e per reati in materia di armi. Sequestrati anche oltre due chili di marijuana, 16 piante di cannabis indica e una pistola calibro 6,35 con 16 cartucce dello stesso calibro.
Il ricorso dei soggetti reclusi
Il 31 maggio scorso, a Roma, la Suprema Corte di Cassazione ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso presentato dai quattro arrestati oggi, alla sentenza di condanna emessa a luglio 2022 dalla Corte d’Appello di Catania. Da ciò è conseguita l’emanazione, da parte della Procura Generale catanese, degli ordini di esecuzione per l’arresto a carico dei quattro Imputati, per il loro immediato trasferimento in carcere.
Tra gli altri ricorrenti in Cassazione ci sono anche Enzo Currenti, detto Enzino di 32 anni, Alex Spitaleri inteso Becchino e Gaetano Merlo di 36 anni, i quali si sono presentati spontaneamente nei penitenziari di Augusta e Verona.
Sono oltre 18 gli anni di reclusione che i quattro brontesi arrestati dovranno adesso scontare.