CATANIA – Qualcosa inizia a muoversi nel senso giusto: si intravedono, probabilmente, i primi segnali in merito alla sicurezza di esercizio a bordo degli autobus della città.
Ma facciamo un passo indietro: la Faisa Cisal ha diffuso oggi l’ennesima nota stampa sulla questione e, dopo quanto accaduto nella giornata di ieri in merito ai 40 autobus a metano fermi per mancanza di revisione alle bombole, Moschella, segretario provinciale Faisa Cisal Catania (primo sindacato in seno alla partecipata del Comune di Catania), ha ripreso la tematica tanto calda e importante.
Anche oggi, infatti, altra giornata di disagi per i catanesi, 50 gli autobus fermi su 104 richiesti.
L’interrogazione consiliare del gruppo Prima Italia
Secondo quanto si legge nell’interrogazione consiliare del gruppo Prima Italia, nel 2018 l’Amministrazione Comunale ed AMTS SPA, hanno inaugurato l’acquisto di 42 autobus a metano di nuova generazione per incrementare la mobilità sostenibile in chiave green.
Attualmente, però, 40 autobus a metano risultano essere fermi per mancanza di adeguata revisione alle bombole utilizzate per il contenimento del metano per autotrazione.
Tra l’altro a distanza di appena 4 anni solamente 2 autobus sono effettivamente utilizzati in rete perché in regola con la vigente normativa.
“Si interroga il Commissario Straordinario”
“Si ritiene doveroso richiamare l’attenzione dei vertici aziendali e delle istituzioni preposte affinché si possa ritornare alla migliore efficienza dei mezzi garantendo la salvaguardia dell’incolumità degli autisti e dell’intera collettività di utenti che li utilizza“, si legge.
“Si interroga, pertanto, il Commissario Straordinario della città a garanzia e salvaguardia dell’incolumità degli autisti e dell’intera collettività per conoscere quali rimedi sono stati messi in atto per incrementare la mobilità sostenibile“, in conclusione.