Appalti ferroviari: 300 lavoratori rischiano il posto in Sicilia. La denuncia della Cgil

Appalti ferroviari: 300 lavoratori rischiano il posto in Sicilia. La denuncia della Cgil

CATANIA – In Sicilia sarebbero 300 i lavoratori utilizzati nell’indotto del comparto pulizie che rischiano di perdere il lavoro nell’ambito del gruppo Ferrovie dello Stato, ma a essere considerati più a rischio sono i lavoratori dei servizi accessori e delle portinerie, appalto gestito dal Trasporto Regionale Sicilia: lo annuncia la Cgil.

Secondo quanto dichiarato dal sindacato, al fronte del fatto che al 30 settembre non è stata emanata alcuna proroga all’affidamento in attesa di una probabile gara, “la Società Mondus avrebbe già inviato 52 lettere di licenziamento per cessazione affidamento, di cui 10 interessano il territorio di Catania”.

“In mancanza di deroga o di ripristino degli ammortizzatori sociali (Contratto di solidarietà), il territorio catanese sarà interessato da una diminuzione di forza lavoro complessiva pari a 70 unità su un totale di circa 150 lavoratori”: sono questi i dati che sono emersi questa mattina nel corso di sit-in dei rappresentanti della Filt Cgil, il sindacato dei trasporti.

La riunione è stata organizzata durante uno sciopero indetto per l’intera giornata dalle organizzazioni per i lavoratori degli appalti ferroviari. Al faccia a faccia con i sindacalisti erano presenti, tra gli altri, il segretario generale della Filt di Catania, Alessandro Grasso, il responsabile regionale ferrovie e appalti ferroviari Filt Sicilia, Giuseppe Ferrito, e il viceprefetto Tommaso Mondello.

Da anni, denuncia il sindacato dei trasporti, il settore è stato colpito da una pesante crisi occupazionale (e non solo) e parte delle responsabilità, secondo i rappresentanti dei lavoratori, ricadrebbero anche sulle committenti del gruppo Ferrovie di Stato.

“Tra i punti più critici che come sindacato segnaliamo c’è l’affidamento dei lotti messi a gara con ribassi eccessivi – ha detto Grasso- ma ci sono anche i cambi continui delle imprese alle quali vengono affidati i servizi e la mancata applicazione delle clausole sociali e occupazionali, in palese violazione del decreto 50/2016 e del contratto di lavoro ed esaurimento degli ammortizzatori sociali introdotti dal decreto 148/15″.

“Rimarremo accanto a questi lavoratori. Siamo certi che il confronto potrà scardinare un sistema che gioca a svantaggio di chi presta il proprio servizio onestamente, ha dichiarato il segretario della Filt di Catania.

Il vice prefetto Mondello si è dichiarato disponibile a inviare al Ministero del Lavoro e alle Ferrovie dello Stato una nota per illustrare l’attuale condizione degli appalti e i relativi rischi occupazionali.