CATANIA – È fissata per il prossimo 23 luglio l’udienza del processo “Ambulanza della morte” che vedrà la deposizione di due giornalisti e di un autore del programma televisivo di Mediaset “Le Iene“.
Il processo vede imputato il 44enne adranita Davide Garofalo, accusato dell’omicidio aggravato di tre persone e di estorsione aggravata dal metodo mafioso.
A decidere di far testimoniare la troupe è stato il presidente della Prima Corte d’Assise del Tribunale di Catania: saranno ascoltati i cronisti Roberta Rei, Diego Gandolfo e l’autore Roberto Marcanti. Non è stata invece ammessa una quarta persona.
L’inchiesta prese le mosse proprio da un servizio mandato in onda all’interno del programma di Italia 1 nel quale un testimone raccontò una serie di presunti omicidi di malati terminali che sarebbero stati commessi da alcuni addetti alle ambulanze nel tragitto per riportare i pazienti a casa dall’ospedale di Biancavilla.
Gli assassinii sarebbero stati compiuti, attraverso una iniezione di aria nelle vene, con lo scopo di lucrare sulle vestizioni delle salme e sui funerali, grazie anche alla complicità di alcune agenzie di onoranze funebri e con il consenso dei clan mafiosi di Adrano e Biancavilla.
Il “guadagno” per i presunti esecutori degli omicidi sarebbe stato di 200–300 euro a cadavere.