CATANIA – Parte ufficialmente il processo di privatizzazione della società di gestione dell’aeroporto di Catania – Fontanarossa e quello di Comiso. L’Assemblea dei Soci della SAC S.p.A., riunitasi oggi, 26 marzo 2025, ha approvato le procedure e i documenti necessari, incluso il Piano Industriale, per avviare la cessione ai privati.
Privatizzazione dell’aeroporto di Catania, un passo storico nel percorso di sviluppo
Questa decisione si inserisce nel più ampio piano di ammodernamento degli scali, che comprende anche l’interramento della linea ferroviaria per consentire l’allungamento della pista. Un intervento che comporterà la chiusura notturna dell’aeroporto di Catania fino a dopo l’estate.
“È il completamento di un percorso avviato negli anni ’80 – ha spiegato Antonio Belcuore, Commissario Straordinario della Camera di Commercio del Sud-Est Sicilia – con la nascita di un’azienda speciale per la gestione dell’aeroporto. Oggi, con una decisione unanime, si è scelto di privatizzare il sistema aeroportuale di Catania e Comiso per favorire lo sviluppo del territorio e rafforzare il ruolo dei due scali nel Mediterraneo. Un passaggio epocale per la crescita della Sicilia”.
Il sindaco Trantino: “Una scelta necessaria”
Sulla stessa linea il sindaco di Catania, Enrico Trantino, che ha evidenziato come l’aumento del traffico aereo richieda infrastrutture adeguate: “La gestione pubblica da sola non sarebbe più in grado di sostenere questa sfida. L’ingresso di un socio privato, con una quota che assicuri comunque il controllo pubblico, rappresenta un passo avanti fondamentale. Così facendo, potremo migliorare i servizi, attrarre più passeggeri e scalare le classifiche internazionali del settore aeroportuale”.
Le parole di Schifani: “Auspichiamo stessa situazione per Palermo”
Il governatore siciliano, Renato Schifani, accoglie con grande favore “la decisione dell’assemblea dei soci della Sac di avviare il processo di privatizzazione degli aeroporti di Catania e Comiso. Si tratta di un passaggio storico, che segna un’evoluzione fondamentale per il potenziamento delle infrastrutture e lo sviluppo economico della Sicilia orientale”.
“L’apertura ai capitali privati, con un controllo pubblico equilibrato, garantirà una gestione più dinamica ed efficiente, in grado di rispondere alle sfide di un traffico aereo in costante crescita. Il nostro obiettivo deve essere quello di rendere questi scali sempre più competitivi e centrali nel panorama mediterraneo, migliorando i servizi e aumentando l’attrattività del territorio per investitori e turisti”.
“Ora è fondamentale che anche Palermo vada nella stessa direzione. La modernizzazione e il rafforzamento delle infrastrutture aeroportuali sono essenziali per il futuro dell’intera regione. L’auspicio è che il percorso avviato in Sicilia orientale possa fungere da modello per una gestione innovativa ed efficace di tutto il sistema aeroportuale dell’Isola”, conclude Schifani.