CATANIA – Un cittadino straniero con problemi psichiatrici ha aggredito due dottoresse e un paziente minacciandoli con una forbice.
Nelle prime ore della giornata di ieri gli agenti della Polizia di Stato hanno notato un uomo straniero che era andato in escandescenze in una strada del centro cittadino. I poliziotti, dato che l’uomo poteva rappresentare una minaccia per l’ordine pubblico, l’hanno accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro.
I medici hanno preso in carico lo straniero per i suoi problemi psichiatrici. Mentre l’uomo si trovava alle prese con i dottori, ha aggredito due dottoresse e un paziente.
Il paziente li ha minacciati con una forbice e poi spintonati. La spinta ha fatto cadere una delle due dottoresse, che è rimasta leggermente ferita. L’uomo è stato bloccato dagli agenti e per lui è stato disposto un Tso.
I segretari generali di Uil e Uil Fpl Catania Enza Meli e Mario Conti affermano: “Non facciamo e non faremo mai passare sotto silenzio gli episodi di violenza ai danni di lavoratrici e lavoratori della Sanità negli ospedali catanesi. Dopo l’aggressione di ieri al Pronto Soccorso del Cannizzaro, dove due dottoresse e un paziente sono rimasti vittime di un paziente in attesa di trattamento obbligatorio (Tso), chiediamo risposte. Verifiche e soluzioni. Sicurezza. La solidarietà non basta”.
I segretari aggiungono: “Vogliamo intanto sottolineare il coraggio e la generosità di un infermiere che, incurante del pericolo, ha impedito con il suo intervento un esito ben più grave dell’accaduto. Crediamo vada reso pubblico questo gesto e dato merito al suo autore, ma al tempo stesso ci auguriamo non siano necessari in futuro altri atti di eroismo come quelli che vede oggi impegnato, spesso in silenzio e con una frequenza ormai intollerabile, il personale degli ospedali”.
“Offriamo, come sempre, pieno sostegno sindacale e legale a lavoratrici e lavoratori vittime di violenze, verbali o fisiche. Nello stesso tempo, però, rivendichiamo ancora una volta che le istituzioni intervengano in ogni modo per garantire serenità agli operatori sanitari e impedire ogni interruzione di pubblico servizio, innanzitutto nell’interesse delle persone più fragili quali sono i malati”.
“Confidiamo nel prefetto di Catania perché, nelle modalità che riterrà più opportune, promuova un confronto tra management ospedalieri, vertici delle Forze dell’ordine e organizzazioni sindacali per analizzare le criticità e individuare rimedi. Sollecitiamo – concludono – infine investimenti su organici e strutture dei Pronto soccorso, mentre ribadiamo massima disponibilità al dialogo per migliorare le condizioni di lavoro e assistenza”.
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