ACIREALE – Condanna della violenza e vicinanza al personale medico e sanitario dell’Azienda Cannizzaro che l’ha subita.
Domani, all’ospedale di Acireale, sarà chiesto al Prefetto un prossimo vertice tra aziende ospedaliere, Forze dell’Ordine e rappresentanti dei lavoratori per fronteggiare una recrudescenza dai contorni sempre più allarmanti.
La Cisl e la Cisl Medici di Catania prendono posizione nei confronti di quanto successo tre giorni fa al Pronto Soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania, con aggressore un uomo straniero con gravi problemi psichiatrici.
Proteggere il personale medico da atti di violenza
“Chiediamo alle istituzioni competenti di adottare misure e percorsi concreti per proteggere i professionisti della salute da atti di violenza e garantire un ambiente di lavoro sicuro e rispettoso per tutti”, afferma Massimo De Natale, segretario generale Cisl Medici di Catania.
“Invitiamo inoltre – prosegue De Natale – la società civile a prendere coscienza di questo problema e a sostenere tutto il personale medico e sanitario, riconoscendo il valore del loro lavoro e rispettando il loro impegno quotidiano a favore della salute e del benessere di tutti“.
In aumento i casi di violenza al Pronto Soccorso
“Negli ultimi anni – ricorda – abbiamo assistito a un preoccupante aumento degli atti di violenza fisica e verbale nei confronti di tutto il personale medico e sanitario in particolare nei Pronto Soccorso. Questi atti di violenza minacciano non solo la sicurezza e il benessere dei professionisti della salute, ma anche l’efficienza e l’efficacia dei servizi di emergenza“.
Il segretario De Natale spiega: “Il personale medico e sanitario nei reparti e nei Pronto Soccorso, ridotto nell’organico, lavora instancabilmente per garantire cure e assistenza ai pazienti in condizioni di emergenza, spesso in situazioni critiche e ad alto stress”.
“È inaccettabile che questi professionisti, che si dedicano con dedizione e professionalità alla cura degli altri, siano soggetti a minacce, aggressioni fisiche e verbalizzazioni da parte di individui che non comprendono la complessità e l’urgenza del lavoro svolto nei Pronto Soccorso”.
La riunione col Prefetto all’ospedale di Acireale
Per Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl, quell’accaduto è l’ennesimo atto di violenza nei confronti del personale sanitario degli ospedali pubblici catanese.
“Domani stesso, giovedì 20 giugno, in occasione della convocazione dell’organismo provinciale in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro, che si riunirà al Presidio ospedaliero di Acireale, rappresenteremo al Prefetto la nostra apprensione e la nostra richiesta. Occorre andare al di là delle espressioni di solidarietà e del caso in particolare, vista la recrudescenza di eventi che abbiamo da tempo evidenziato alle Forze dell’Ordine, assieme alle federazione dei Medici e della Funzione pubblica della Cisl”.
Cosa sarà richiesto
“Al Prefetto – anticipa Attanasio – chiederemo un vertice con i responsabili dell’ordine e della sicurezza pubblica e delle aziende ospedaliere, per individuare da un lato idonei presidi di sicurezza negli ospedali a tutela non solo degli operatori sanitari, ma anche dei cittadini utenti; dall’altro, la possibilità di istituire nuclei interforze specializzati nella gestione dei TSO, per coprire meglio gli eventi e il territorio”.
“In ultimo – conclude il segretario della Cisl catanese – sarebbe opportuno che anche le aziende di vigilanza privata venissero coinvolte nel supporto alle Forze dell’Ordine, attraverso procedure da individuare perché i lavoratori possano fronteggiare tali eventi configurabili come circostanze a rischio per la sicurezza sul posto di lavoro”.