Aeroporto di Catania, possibile la riapertura dello scalo

Aeroporto di Catania, possibile la riapertura dello scalo

CATANIA – Il sequestro disposto dalla Procura di Catania nel Terminal A dell’aeroporto di Catania, essendo solo parziale, non impedisce la riapertura dello scalo. Lo ha dichiarato il procuratore Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta sul rogo contro ignoti.

Il provvedimento adottato è di natura probatoria. È finalizzato a evitare qualsiasi alterazione dei luoghi, in vista di ulteriori indagini che devono ancora essere condotte.

Incendio all’aeroporto di Catania, il punto della situazione – FOTO

Trantino: “Occorre accelerare i tempi”

In merito ai pesanti disagi che si stanno verificando per i passeggeri in transito dall’aeroporto etneo, il sindaco Enrico Trantino ha diffuso la segue nota. “È più che mai urgente e necessario che l’aeroporto Fontanarossa ritorni pienamente operativo, perché ogni giorno che passa aumentano i danni per il tessuto economico del territorio etneo“.

In più comprendiamo il disagio dei tanti che avevano programmato le loro vacanze, o che dovevano tornare al lavoro, oltre alle ansie dei numerosi familiari di ragazzi e bambini partiti per viaggi studio. Siamo in stretto contatto coi vertici gestionali dello scalo e quelli di controllo nazionali e regionali, che stanno facendo il possibile per gestire una situazione oggettivamente complessa“.

A questo punto, però, occorre accelerare con soluzioni immediate“. L’obiettivo, spiega, è “permettere al terminal C di aumentare il numero di voli da poter gestire e avviare una bonifica rapidissima del terminal A. In questo modo “si potranno ripristinare le condizioni di normalità del nostro aeroporto e, così, dare la possibilità di programmare i propri spostamenti a chi sta vivendo questa surreale condizione“.

Catania e la sua area metropolitana stanno patendo danni enormi. Ci sarà il tempo per parlare di colpe e inefficienze, ove dovessero essere accertate. In questo momento le polemiche e le accuse servono solo a dividere. Questo è il momento dell’assunzione di responsabilità di ogni soggetto istituzionale per fronteggiare una grave emergenza che va affrontata con serietà, rigore e leale collaborazione nel superiore interesse generale“.



Il punto della situazione dall’aeroporto

Enac e SAC, società di gestione dell’aeroporto di Catania, sono al lavoro per migliorare progressivamente l’operatività dello scalo attualmente limitata a causa dell’incendio che, nella serata del 16 luglio, ha coinvolto una parte del Terminal A dell’aerostazione.

Nello specifico, in coordinamento con la Protezione civile, è in fase di realizzazione una tensostruttura che permetterà di aumentare la capienza del Terminal C e di conseguenza il numero di voli operati ogni ora, nonché di agevolare l’attesa e le operazioni di imbarco. A breve, dunque, il numero dei voli in partenza sarà aumentato dagli attuali 2 all’ora a 4 e, successivamente, fino a 7 l’ora.

Nel frattempo, grazie alla collaborazione con il Prefetto Maria Carmela Librizzi e con il Governatore Renato Schifani, che ha richiamato tutti al senso di responsabilità comune per garantire il diritto alla mobilità dei cittadini, è entrato a regime il sistema di trasferimento con navette dei passeggeri verso gli scali di Comiso, Palermo e Trapani: il servizio proseguirà nei prossimi giorni.

In particolare, in conformità alle dichiarazioni del Presidente Schifani che ha stigmatizzato la decisione della società Gesap di Palermo di limitare l’utilizzo del proprio scalo, l’Enac rivendica il proprio ruolo di autorità nel determinare la capacità degli aeroporti siciliani a supporto dell’operatività di Catania.

Al contempo, infine, verrà adottato un Notam (Notice to Airmen – avviso ai naviganti) di chiusura del Terminal A per ulteriori 5 giorni per favorire una migliore comunicazione con i passeggeri che potranno avere precise indicazioni sulla riprotezione dei voli.

Foto di Maria Angela Cinardo e Filippo Sicali