CATANIA – Ogni 5 gennaio si recava sul luogo ove uccisero il padre, con eleganza e compostezza, e davanti a uno stuolo di telecamere, taccuini e vecchi amici ricordava l’intellettuale e il giornalista ma sopratutto il padre che troppo presto le era stato sottratto. Elena Fava, figlia di Pippo, si è spenta ieri pomeriggio dopo aver lottato per circa un anno contro una patologia tumorale.
Anche il dolore della malattia lo ha affrontato con discrezione e coraggio. Doti che sono emerse in ogni incontro pubblico che celebrava la figura del padre. Il suo impegno per la legalità non era mai urlato, mai oltre le righe, mai fine a sé stesso.
Elena Fava aveva sempre qualcosa di intenso e preciso da dire e non aveva bisogno di vetrine. Con grande impegno aveva dato vita alla fondazione Fava per mantenere viva la memoria del padre attraverso la cultura. Tutta Catania si è stretta attorno al dolore della famiglia per la perdita di Elena, 65enne, che verrà sepolta nella città d’origine di Pippo Fava: a Palazzolo Acreide nel Siracusano. I funerali nella chiesa di Ognina il prossimo mercoledì alle ore 10,