A setaccio la zona del “Borgo”

A setaccio la zona del “Borgo”

CATANIA – Nell’ambito delle operazioni volte a prevenire e contrastare la criminalità diffusa e l’illegalità, gli agenti del Commissariato Borgo Ognina, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale, della Polizia Locale e delle unità cinofile antidroga della Polizia di Stato, hanno condotto specifici controlli nelle aree del parco Vulcania, del parco Falcone, di Piazza Lincoln, di via Vincenzo Giuffrida, di via del Rotolo e di piazza Mancini Battaglia. L’obiettivo era contrastare le violazioni del Codice della strada, con particolare attenzione all’uso del casco protettivo, ai lavavetri e ai parcheggiatori abusivi molesti.

A setaccio la zona del “Borgo”

Durante il servizio, sono state controllate 248 persone e 103 veicoli. Sono state riscontrate 94 violazioni delle norme sulla circolazione stradale, per le quali sono state comminate altrettante sanzioni amministrative, principalmente per guida senza casco, guida senza patente, mancanza di copertura assicurativa e divieto di sosta, per un totale di 30.000 euro di sanzioni.

Durante i controlli, la polizia ha individuato e denunciato un giovane di 22 anni, sospettato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato fermato e perquisito nel quartiere Picanello, dove è stato trovato in possesso di 25 grammi di marijuana nascosti tra i suoi abiti. La droga è stata sequestrata e consegnata all’Autorità Giudiziaria.

Il bilancio dei controlli

In via Orto dei Limoni, con l’aiuto del personale dell’Asp veterinaria, è stato effettuato un controllo in un supermercato, concentrandosi principalmente sulla macelleria e sulla pescheria, senza riscontrare anomalie nello stato e nella qualità degli alimenti.

Sono stati eseguiti controlli anche nelle scuole del territorio del Commissariato per monitorare e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Infine, sono stati controllati 23 individui soggetti a restrizioni della libertà personale per garantire il rispetto delle prescrizioni giudiziarie, oltre a numerose vittime di violenza di genere per tutelarne l’incolumità.