SAN GREGORIO – È stato arrestato in flagranza di reato un 48enne pregiudicato di San Gregorio di Catania, accusato di maltrattamenti in famiglia. La misura è stata eseguita dai carabinieri della Stazione di San Gregorio insieme ai colleghi della Stazione di Sant’Agata Li Battiati. Gli operatori sarebbero intervenuti dopo una segnalazione lanciata dai condomini di una palazzina di Gravina di Catania, dove una donna subìva un’aggressione. L’uomo è stato bloccato sulla rampa delle scale che conduce all’appartamento della vittima, mentre tentava di scappare con in mano le chiavi dell’auto che la donna gli avrebbe acquistato.
La solidarietà dei vicini di casa
I carabinieri dopo aver bloccato l’uomo hanno messo in sicurezza e rassicurato la donna. I vicini di casa sarebbero poi usciti nei rispettivi pianerottoli in sostegno della vittima che forte della loro presenza avrebbe raccontato i dettagli dell’aggressione subita. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che l’aggressore l’avrebbe presa a morsi e che l’uomo era suo ospite in casa da circa un anno e mezzo, conosciuto anni prima e che l’avrebbe ricontattata appena uscito dal carcere.
Il passato burrascoso del convivente
La vittima – secondo quanto dichiarato -, non era a conoscenza del passato del convivente, che aveva già scontato diversi anni di galera dopo al tentato omicidio dell‘ex convivente. Un vero e proprio remake del film “A letto con il nemico” quello vissuto dalla malcapitata, che ieri sera, dopo l’ennesimo violento litigio, durante il quale il compagno avrebbe tentato di strangolarla, è riuscita a scappare e a nascondersi nell’appartamento della vicina di casa.
Il trasferimento in carcere
Libera dal suo aggressore, la donna, un’impiegata economicamente indipendente, potrà riprendere in mano la sua vita, anche con il sostegno di un nutrito gruppo di condomini che rompendo il muro dell’omertà, ha dimostrato un forte senso civico e di giustizia. Infine, il 48enne è stato trasportato nel carcere di Piazza Lanza di Catania e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto e stabilito la sua permanenza in carcere.