CATANIA – Temperature anomale, venti di scirocco, caldo e incendi. Siamo a ottobre, dovrebbe essere tempo di castagne, plaid e tisana e invece, in Sicilia, si fa i conti con roghi che devastano ogni cosa.
A fuoco due chalet sull’Etna
Numerose ieri le chiamate di soccorso arrivate alla Sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Catania.
Particolarmente esteso l’incendio che è divampato a Piano Vetore (Etna sud), a Ragalna. Due chalet sarebbero stati letteralmente divorati dalle fiamme.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Adrano e Paternò, nonché due botti dalla sede centrale e personale a supporto della Forestale.
Anche Palermo brucia: paura a Cefalù
Fiamme anche a Palermo. Per un’intera giornata vigili del fuoco, uomini della Forestale e della Protezione civile hanno fronteggiato vari fronti di incendi nelle colline attorno a Cefalù.
Le fiamme sono state alimentate dal vento di scirocco.
Gravi i danni alle aree boschive delle contrade Vatalara, Cicirata e Serre. Sono intervenuti anche due Canadair nella mattina di ieri e altri due nel pomeriggio.
Il rogo ha toccato anche zone già devastate dagli incendi di settembre che provocarono la fuga di centinaia di turisti e la morte di una donna che tentava di salvare i suoi cavalli.
Mentre erano in corso le operazioni di spegnimento, un altro incendio è divampato in un’altra zona, il bosco di Radica.
Dopo tanti interventi le fiamme sono state contenute ma continuano a resistere alcuni focolai.
“C’è un attacco sistematico – ha detto il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello – al nostro patrimonio ambientale e naturalistico. Ormai si vive nel terrore di incendi che producono poi effetti devastanti“.