Coronavirus a Catania e provincia, seconda vittima a Viagrande: il sindaco lo ricorda e tiene il punto della situazione

Coronavirus a Catania e provincia, seconda vittima a Viagrande: il sindaco lo ricorda e tiene il punto della situazione

VIAGRANDE – Arrivano dal comune in provincia di Catania, e dal primo cittadino Francesco Leonardi, i dati aggiornati in merito all’emergenza Coronavirus a Viagrande. Un lungo post su Facebook con il quale il sindaco ha voluto tenere il punto della situazione.

Alla data del 12 novembre, i residenti positivi risultano essere 22: gli ospiti del Covid Hotel toccano quota 24, mentre 5 si trovano in una struttura sanitaria. I dati ufficiali, giunti dall’Asp, parlano però anche di una nuova vittima.

Oggi Viagrande piange una nuova vittima, (la seconda) per effetto Covid, anche se in parallelo con altre patologie– scrive il sindaco Leonardi – il signor Gambino Venerando. In tanti, anche non residenti, lo ricorderanno oltre che per le sue virtù naturali come colui che nel periodo di San Mauro stava in chiesa a distribuire gadget.

Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze“.

Il primo cittadino, oltre a raccomandare di seguire le regole per evitare il più possibile contatti, tiene anche il punto sulla situazione delle scuole: “A fronte di 980 bambini che frequentano il nostro istituto comprensivo, ad oggi sono 9 i bambini positivi. Devo dire che la Preside sta facendo un lavoro eccezionale di collegamento con l’amministrazione, i genitori e in primis con l’ASP.

Credo che sia nell’interesse di tutti poter far continuare la didattica in presenza, non voglio nemmeno pensarci come possa essere adottata da un bambino di prima o seconda elementare piuttosto che di prima infanzia. Nessun provvedimento viene adottato in forma personale ma sempre guidati dall’ASP.
Ripeto questo perché è utile saperlo, così com’è utile sapere che il contatto da insegnante ad alunno non è un contatto diretto. Credo che sia già stato chiarito il perché di 2 positivi e 5 classi in allontanamento“.

E ancora: “Verrebbe più facile dire chiudiamo le scuole così siamo tutti più tranquilli, ma non facciamo il bene dei nostri figli anche perché son sicuro che poi noi genitori non li lasceremo a casa per tutto questo tempo ma li porteremo con noi in giro.

Ricordiamoci che il pericolo è nelle nostre case, al nostro rientro da lavoro o altro, è lì che abbassiamo le nostre barriere e contagiamo i nostri figli.

Insieme ce la faremo. Vi voglio bene“.

Immagine di repertorio