Compravendita di esami
Resta in carcere impiegato dell’Ateneo

CATANIA – In vendita gli esami orali della Facoltà di Medicina a 250 euro cadauno.

Sconcertante la notizia relativa alla compravendita di esami orali da parte di studenti dell’ateneo catanese.

250 euro, questo è il prezzo di un singolo esame orale, venduto da Giovanbattista Caruso, un impiegato dell’Università degli Studi di Catania agli studenti che volevano laurearsi senza neanche aprire un libro.

Per la Corte di Cassazione, chi commette questa tipologia di reati per intascarsi illecitamente denaro, è considerato meritevole della misura preventiva degli arresti domiciliari.

L’impiegato, entrando nella rete informatica universitaria, convalidava esami mai sostenuti; infatti Francesco F. con ben 19 esami comprati è riuscito a laurearsi il 22 ottobre 2013.

Giovanbattista Caruso adesso è sotto inchiesta e deve rispondere di falso ideologico, corruzione, accesso abusivo al sistema informatico e falso ideologico commesso da terzi per errore determinato dall’altrui inganno.

I professori, anch’essi caduti nel tranello, sono stati considerati come “autori immediati, ma in buona fede” della falsità ideologica.

Daniele D. sono queste le iniziali di un altro studente che, venuto a conoscenza del meccanismo per studiare di meno, anzi niente e laurearsi velocemente, aveva iniziato anch’egli a versare i famosi 250 euro a materia.

Quest’ultimo non è però arrivato, a differenza del suo collega, a laurearsi perché l’inganno è stato scoperto prima.

La sezione penale della Corte di Cassazione ha respinto il tentativo di ricorso da parte di Caruso all’ordine con il quale il tribunale nel mese di dicembre lo sottopose ai domiciliari.