Quartiere Borgo-Sanzio di Catania, situazione di degrado e incuria in via Quieta

Quartiere Borgo-Sanzio di Catania, situazione di degrado e incuria in via Quieta

CATANIA – Arriva la denuncia del Comitato Vulcania che a seguito delle tante segnalazioni ricevute e dal sopralluogo eseguito, ha documentato le condizioni in cui versa la via Quieta, collocata nel quartiere BorgoSanzio di Catania.

La situazione è di degrado e incuria. La strada, le aiuole e i marciapiedi sono in completo abbandono. Non si vedono operatori addetti allo spazzamento. Il Comitato Cittadino Vulcania sollecita per l’ennesima volta l’Amministrazione comunale a intervenire e a programmare interventi di bonifica per la via sopracitata.

Il Comitato invita anche i cittadini a segnalare e denunciare le situazioni di degrado, di pericolo, di inciviltà o di incuria inviando una e-mail a: “comitatocittadinovulcania@gmail.com“. Le segnalazioni – corredate da foto -, si trasformeranno in denunce da parte del Comitato alle autorità competenti, affinché le criticità indicate possano essere risolte dai soggetti competenti.

Gli spazzini non stanno passando a pulire la strada da oltre un mese, siamo stufi di ripeterlo ma la situazione non può andare avanti così”; “Pulite le nostre strade”; “Sia in III Circoscrizione che in Comune si continua a far finta di nulla. Eppure le foto parlano chiaro”; “Non ci sono più gli spazzini d’una volta!” sono gli interventi di alcuni residenti.

Interviene anche Angela Cerri presidente del Comitato Vulcania: “Da oltre un mese in via Quieta i marciapiedi, la strada e le aiuole  restano sporche perché manca lo spazzamento e mancano i contenitori per le deiezioni canine. Uno spettacolo indecoroso. Le foto mostrano tutto il degrado. Lo spazzamento resta ancora un miraggio! La pulizia di strade e piazze nel quartiere Borgo-Sanzio si è trasformato in un problema da risolvere.

Tutto quello che chiediamo è che i quartieri della città vengano rispettati non soltanto dai cittadini ma anche e soprattutto da parte di chi ci governa. La colpa di tutto ciò in primis è dei cittadini (mi si dirà) della loro diseducazione, ma in secundis è di chi è preposto (ed è pagato per farlo) a mantenere il decoro urbano. Ci vogliono meno parole e più fatti. Bisogna intervenire con provvedimenti straordinari e urgenti per tentare di arginare il collasso devastante. I quartieri meritano di più. Non ci sono i soldi? non ci sono i mezzi o non ci sono le volontà? gli interrogativi posti nella speranza di un pronto intervento che spazzi via sporcizia e degrado!“, conclude la presidentessa.