CATANIA – Un mare verde, putrido. Una distesa di alghe che copre gran parte del bagnasciuga, il tutto misto a rifiuti. Una situazione di assoluto disagio che, come in tanti dicono, “fa passare la voglia” di andare a mare e che macchia la reputazione di Catania e della Playa, soprattutto a livello turistico. Il tutto documentato da diversi video social, che fotografano un momento drammatico per quanto riguarda la balneazione a Catania.
“Che schifo“, è il tenore dei commenti degli utenti social che hanno filmato un mare che di cristallino non ha assolutamente nulla. Tra ironia alla catanese, sdegno e indignazione, l’estate a Catania rischia di essere rovinata da un’altra emergenza, quella ambientale.
Pochi i temerari che si buttano in acqua nonostante l’increscioso spettacolo, tanti coloro i quali, vedendo la situazione, fanno dietro front e tornano sotto l’ombrellone o peggio a casa. Come quando si paga per mangiare del pesce fresco e arriva quello surgelato. Davanti agli occhi si palesa ciò che non ci si aspetta e allora, in quel determinato posto, non si torna più.
Un’ulteriore batosta al settore turistico catanese già con le ossa rotte dalla pandemia e che ora deve assistere allo spettacolo del “mare degli orrori“. Tra responsabilità e scarica barile, i ritardi della chiusura degli scarichi del canale Arci hanno portato a questo e prima ancora a una denuncia di Sinistra italiana, Catania Bene Comune e Comitato No Pua, che avevano mostrato i rifiuti accumulati alla foce del torrente Fontanarossa.
L’assessore al Mare, Rosario D’Agata, aveva parlato di un allarme che andava ridimensionato e le analisi delle acque dei canali di raccolta effettuate dagli Enti preposti per conto di Sidra avevano garantito la balneazione in mare. Nonostante ciò, è arrivata comunque l’ordinanza del giudice del Tribunale civile di Catania, Fabio Salvatore Mangano, che ha chiarito la competenza a intervenire per fermare lo sversamento delle acque del canale Arci nel mare della Playa.
“Spetta a Sidra fare cessare immediatamente il versamento a mare delle acque provenienti dal canale Arci“, recita l’ordinanza. E così le acque sono state sbarrate, con un clamoroso ritardo e con dei risultati terribili per quanto riguarda la voglia di tintarella dei catanesi.
“Vi consiglio di non venire“, sono le parole di tanti catanesi rivolte ai concittadini e ai turisti. Un inizio estate da dimenticare per la balneazione a Catania. Le ondate di calore continuano, ma i cittadini non si possono permettere di fare un tuffo in mare, schifati dal colore verdognolo del mare di Catania.
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