CATANIA – Sbarrate le acque del canale Arci su ordine del Tribunale di Catania da parte di Sidra.
Lo ha stabilito con un’ordinanza cautelare emessa con procedura d’urgenza, il Giudice del Tribunale civile di Catania Fabio Salvatore Mangano, chiarendo la competenza a intervenire per fermare lo sversamento delle acque del canale Arci nel mare della Playa, per via dellâimpugnativa del titolare di uno stabilimento balneare.
Nell’ordinanza il giudice ha chiarito che âappare necessario mantenere distinto il profilo della proprietĂ dallâaspetto gestorio, poichĂŠ non sembra dirimente la circostanza che il 23 aprile dello scorso anno il Consorzio ASI abbia trasferito al Comune di Catania la proprietĂ delle strade e delle relative pertinenze ed infrastrutture ad uso pubblico (pubblica illuminazione, reti acque piovane sia interrate che a cielo aperto, etc.) ricadenti nel territorio della zona industriale di Catania. Su questi presupposti, viene riconosciuto alla Sidra l’obbligo di gestione e manutenzione dei canali difettando, invece, la legittimazione passiva sostanziale in capo al Comune di Catania e ad IRSAP. Pertanto è legittima e meritevole di tutela l’esigenza di assicurare l’urgente mediante l’emissione di un ordine di immediata cessazione della condotta illecita da parte di Sidra s.p.a., la quale dovrĂ provvedere a fare cessare immediatamente il versamento a mare delle acque provenienti dal canale Arci. Le modalitĂ attuative vanno rimesse alla determinazione di Sidra la quale ben potrĂ procedere all’esecuzione dei lavori di sbarramento del canale e sollevamento delle acque giĂ in precedenza adottati dal Consorzio ASI e da IRSAP ovvero adottare qualunque ulteriore accorgimento idoneo a rendere effettivo il divieto immediato di scarico a mareâ.
Un provvedimento che fa chiarezza sulle competenze e sulle tante semplicistiche interpretazioni di una vicenda, invece, particolarmente complessa, come ha anche dimostrato la riunione convocata dal prefetto. Il presidente della Sidra Fabio Fatuzzo ha comunicato al sindaco di avere giĂ dato disposizioni ai tecnici affinchĂŠ giĂ nelle prime ore di domattina si provveda a sbarrare il canale come ha ordinato il giudice.
C’è da dire che questo problema dello sversamento in mare esiste da oltre trent’anni, giĂ nel marzo del 2020 lâassessore comunale allâambiente Fabio Cantarella aveva presentato una specifica denuncia alla magistratura.
Intanto domenica prossima aprirĂ anche la spiaggia libera numero 1.