CATANIA – La questione rifiuti si riconferma ancora una volta il tallone di Achille della città di Catania, andando a inficiare specie sulle zone centrali maggiormente frequentate. Tra queste rientra Ognina.
In particolar modo, a finire sotto i riflettori è la zona di piazza Mancini Battaglia. Punto di ritrovo per molti catanesi che scelgono l’area in questione per una pausa o per allenarsi di fronte al mare, ma in mezzo ai rifiuti.
A tal proposito, durante un sopralluogo della nostra redazione avvenuto nel pomeriggio dello scorso 13 aprile, è stata constata la presenza di spazzatura nel porticciolo. Analogo scenario si è presentato poco meno di due mesi fa in un altro sopralluogo, motivo per cui si è reso necessario un approfondimento.
La situazione lo scorso 13 aprile
La risposta dell’assessore Fabio Cantarella
Sul caso in questione, abbiamo intervistato l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella che dichiara: “Noi puliamo ogni giorno, è una cosa che facciamo ogni giorno. Purtroppo c’è inciviltà. C’è gente che consuma il panino o la bibita e non usa i cestini, lascia tutto lì. Tutta Ognina purtroppo subisce questo fenomeno. Noi periodicamente facciamo operazioni di bonifica con i volontari, anche perché lì c’è il confine tra Comune e demanio. Per quanto viene segnalato, noi ogni giorno ripuliamo ciò che ci lasciano”.
Il punto della situazione e le iniziative intraprese
Prosegue Cantarella: “Ma non solo lì, accade anche in alcune zone del centro storico. Per esempio, la sera c’è chi consuma alcol e cibo, lasciando puntualmente ciò che viene consumato sui marciapiedi, sulle macchine. Questo, purtroppo, è un malcostume che si abbatte sulla città, ma non da oggi. Stiamo facendo anche delle sanzioni, siamo arrivati a 1.800 multe nell’ultimo anno, non se ne facevano prima come adesso. Stiamo cercando anche con le associazioni di volontariato, non solo di fare bonifiche, ma anche di sensibilizzare il cittadino. Questa è un’opera che vedrà i frutti piano piano, non dall’oggi al domani. Sono rifiuti che si accumulano durante la serata perché durante il giorno, essendoci l’asporto, si mettono là fuori e lasciano di tutto, pur sapendo, peraltro, che non si possono consumare cibo e bevande nelle circostanze come dettato dalle regole Covid“.
“Occorrerebbero maggiori controlli, c’è un problema di inciviltà da decenni. A piazza Teatro Massimo domani si troveranno bottiglie di birra e carte dei panini, nonostante ci siano i cestini collocati per lato, e noi puliamo. C’è un lavoro parallelo che stiamo facendo con le associazioni di volontariato, con cui abbiamo anche firmato dei protocolli, ne andrà in Giunta uno con plastic free. Lanciamo un messaggio a chi non ama la città, poi dall’altra parte si fa sensibilizzazione anche nelle scuole. Oggi purtroppo c’è questa cultura che siccome se ne occupa il Comune ci pensa lui, non capendo che più pulizie si fanno più aumentando i costi e dunque la Tari. In tutta la via Etnea e nel centro storico abbiamo messo i posaceneri, le cicche di sigarette saranno buttate a terra ugualmente: uno sfregio. Si tratta di un’operazione culturale che darà i propri frutti, vediamo già dei miglioramenti”.
La puntualizzazione sui rifiuti al porto di Catania
L’assessore all’Ecologia si è soffermato sulla situazione al porto di Catania, dove un mese fa avevamo fatto un sopralluogo trovando rifiuti sparsi per tutto il molo: “In merito al porto è l‘autorità portuale che se ne occupa. Abbiamo fatto qualche volta opere di bonifica straordinaria assumendo competenze che non sono nostre nell’interesse della città. Noi non possiamo nemmeno andare al porto se non siamo autorizzati. Tre volte mi sono assunto la responsabilità di fare pulizie straordinarie, ma anche lì non è corretto perché ho fatto mettere i carrellati”.
Rifiuti a Catania, c’è un miglioramento
Cantarella conclude con ottimismo: “Sono quasi tre anni che me ne occupo e posso dire che questi posti sono migliorati tantissimo rispetto a prima. Se una volta li bonificavamo ogni due settimane, ora resistono due mesi. Ci sono difficoltà nei posti in cui ci sono i locali perché ancora qualcuno si ostina a consumare in prossimità, che non si può fare, e a lasciare i resti. Abbiamo rafforzato le apparecchiature presenti, abbiamo messo più carrellati, più cestini. Abbiamo capito che il problema non è questo perché qualcuno continua a fregarsene e siamo passati alle sanzioni e alle azioni di volontariato. Il fenomeno lo conosciamo e lo stiamo affrontando. Il miglioramento lo tocchiamo già con mano coinvolgendo la gente. Bisogna fare sentire proprio il territorio a ogni cittadino”.