#DoNNevietatomorire a Piazza Scammacca: arte, musica e teatro per celebrare la donna e la sua bellezza

#DoNNevietatomorire a Piazza Scammacca: arte, musica e teatro per celebrare la donna e la sua bellezza

CATANIA – L’Associazione #DoNNevietatomorire, diretta da Valentina Capizzi, dopo l’avvio dei corsi gratuiti di autodifesa personale, nel mese dedicato alle vittime di violenza di genere, sceglie di omaggiare e valorizzare tutte le donne attraverso il linguaggio dell’arte, del teatro e della musica.

Educazione, rispetto e autostima per spezzare l’amore malato

“Lunedì 24 novembre, alle ore 17.30, negli spazi di Piazza Scammacca – dichiara Valentina Capizzi – parleremo di educazione, rispetto, difesa personale e autostima, strumenti fondamentali per non cadere nella trappola dell’amore malato e per restituire valore alle donne che, per i motivi più diversi, credono di aver perso la propria dignità per colpa di un uomo”.

L’evento sarà un momento di celebrazione della donna, della sua preziosità e del suo valore, nel nome dell’amore e del rispetto reciproco.

Ospiti, performance e momenti artistici

A impreziosire la serata interverranno:

  • Luciano Cantone, Deputato della Repubblica
  • La cantante Angela Di Mauro, che interpreterà “Donna” di Mia Martini
  • La scrittrice Barbara Giuliano, con il libro “La voce della Mandragora”
  • L’artista Lorena Lo Verde, che esporrà la mostra “Athena: la Dea che sfida i limiti”
  • L’attrice Vera La Rosa della scuola di scrittura e storytelling Tiresia, che curerà il momento teatrale “Morgana: non temere le streghe, abbi paura di chi le uccide”

Cinque anni di impegno contro la violenza di genere

“Da cinque anni mi spendo attivamente nella lotta contro la violenza di genere – conclude Valentina Capizzi – perché sono convinta che ognuno di noi, nel proprio ruolo, abbia il dovere morale e civile di provare a fermare questa scia di sangue che vede ogni anno crescere il numero di donne uccise per mano di un uomo. Solo attraverso la giusta educazione è possibile sconfiggere questo cancro sociale”.