Catania, litiga con la moglie e rompe il braccialetto elettronico: “Voglio andare da mia madre”

Catania, litiga con la moglie e rompe il braccialetto elettronico: “Voglio andare da mia madre”

CATANIA – L’altra mattina un uomo, che si trovava nell’abitazione familiare perché sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, dopo aver litigato con la moglie, ha pensato di staccare il dispositivo e uscire di casa, facendo così scattare l’alert alla centrale Operativa. Quest’ultima ha subito inviato sul posto una pattuglia. Il 37enne di Catania, detenuto ai domiciliari, è stato così arrestato dai militari della stazione di Piazza Dante per evasione.

I dettagli sul 37enne arrestato a Catania

I carabinieri già impegnati sul territorio in un servizio di pattugliamento volto alla prevenzione e repressione dell’illegalità, hanno quindi raggiunto l’appartamento in brevissimo tempo per verificare cosa fosse accaduto.

In casa, in effetti, hanno trovato, però, soltanto la compagna del 37enne la quale, ha riferito agli investigatori, che il marito dopo un animato diverbio, aveva deciso di tagliare il braccialetto elettronico, per uscire di casa.

Sono quindi scattate le ricerche dell’evaso: gli investigatori della stazione di Piazza Dante, in costante coordinamento con la centrale operativa e coadiuvati dagli altri equipaggi presenti sul territorio, giunti in ausilio, hanno perlustrato e passato al setaccio tutte le zone circostanti.
Sono bastati meno di 10 minuti ai militari dell’Arma per individuare e bloccare il fuggiasco a poche centinaia di metri dall’abitazione coniugale.

Vane le giustificazioni tentate dall’uomo

L’uomo, bloccato e messo in sicurezza dai militari dell’Arma, ha tentato di giustificare il suo comportamento raccontando di non sopportare più le continue urla della moglie e di essere stanco di vivere con lei e i figli, decidendo così di scappare e violare le prescrizioni degli arresti domiciliari. Per questo motivo ha poi chiesto ai carabinieri di poter essere accompagnato dalla madre.

Note

Tuttavia, l’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ferma restando la presunzione di innocenza, valevole ora e sino a condanna definitiva, ha disposto per lui il ripristino degli arresti domiciliari presso la stessa abitazione da cui era fuggito