PALERMO – È stato condannato all’ergastolo il boss latitante Matteo Messina Denaro: dopo oltre 14 ore di Camera di Consiglio, la Corte d’Assise di Caltanissetta – presieduta da Roberta Serio – si è espressa.
L’imputato è stato condannato in merito alle stragi del ’92 di Capaci e via D’Amelio, dove persero la vita i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, insieme agli agenti delle rispettive scorte.
Ricercato dal 1993, il boss trapanese è ritenuto responsabile delle stragi di Cosa Nostra imposte da Totò Riina.
Risarcite tutte le persone offese costituite parte civile. La Corte d’Assise, infatti, ha disposto che le vedove e i figli delle vittime vengano ricompensati di 500mila euro ciascuno, 300mila euro ai fratelli, mentre per i nipoti le somme variano dai 10 ai 50mila euro.
Cento mila euro, invece, andranno ai tre superstiti di entrambi gli attentati di Palermo: Angelo Corbo, Giuseppe Costanza e Antonio Vullo.
Immagine di repertorio