Pusher scoperto con la droga tenta di fuggire: madre, sorella e compagna lo proteggono aggredendo i carabinieri. Arrestata tutta la famiglia

Pusher scoperto con la droga tenta di fuggire: madre, sorella e compagna lo proteggono aggredendo i carabinieri. Arrestata tutta la famiglia

GELA – Ieri sera i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile del reparto territoriale di Gela hanno effettuato un servizio straordinario di controllo del territorio per il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nel corso del quale è stato arrestato F.G., gelese 32 anni, già noto alla forze dell’ordine e tutta la sua famiglia: C.G., 63 anni, F.G., 42 anni, e Z.A.,  26 anni, per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Quando i carabinieri, dopo prolungato servizio di osservazione, si sono presentati alla porta dell’abitazione da perquisire, il giovane pusher ha capito di essere stato scoperto ed è subito fuggito
per cercare di disfarsi della sostanza stupefacente. I militari, con la prontezza, subito hanno cercato di impedire di sbarazzarsi della sostanza stupefacente, ma la loro azione è stata
ostacolata dalla strenua opposizione dei familiari: la madre, la sorella e la compagna del 32enne che si sono scagliate contro gli operanti sferrando loro calci e pugni nel vano tentativo di farla fare franca al loro caro. Con non poca fatica e l’ausilio di altre pattuglie fatte immediatamente convergere in aiuto ai militarii, è stato possibile riportare la calma, bloccando il fuggitivo e i suoi familiari.

All’interno dell’abitazione, dopo accurata perquisizione, sono state trovati un panetto di hashish oltre a strumenti per la pesatura, il taglio e il confezionamento, che sono stati repertati e
sottoposti a sequestro. Il pusher, con diversi precedenti di polizia a suo carico, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza, mentre le tre donne sono state arrestate per violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate nei confronti dei militari. Tutti e quattro sono stati posti a disposizione della Procura della Repubblica di Gela, che coordina le indagini.

I tre carabinieri aggrediti sono stati poi curati nel locale ospedale riportando contusioni ed escoriazioni multiple giudicate in 4 e 5 giorni.