Illeciti “da Covid”, palestra aperta e imprenditore con Fondo di Garanzia usato per un’altra attività: “guai” e sanzioni

Illeciti “da Covid”, palestra aperta e imprenditore con Fondo di Garanzia usato per un’altra attività: “guai” e sanzioni

CALTANISSETTA – Negli ultimi giorni di “zona rossa” in Sicilia, in linea con le direttive della locale autorità di Governo e in concorso con le altre forze di polizia, i militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno intensificato i controlli mirati a verificare l’osservanza degli obblighi volti al contenimento dell’epidemia da Covid-19.

In tale ambito, con particolare riguardo ai controlli finalizzati al rispetto delle disposizioni riguardanti gli spostamenti e le aperture delle attività, i finanzieri del Gruppo di Caltanissetta sono intervenuti in una palestra del capoluogo nisseno che, malgrado i divieti imposti, era aperta al pubblico, trovandovi un cliente intento a svolgere attività sportiva, insieme al titolare.

Le Fiamme Gialle hanno pertanto contestato a entrambi, per i diversi profili, un verbale di accertamento che prevede una sanzione amministrativa da 400 a 3mila euro. Il responsabile della palestra è stato inoltre segnalato al Prefetto di Caltanissetta per l’adozione del provvedimento di competenza in ordine alla sospensione dell’attività da 5 a 30 giorni.

Particolare attenzione è poi dedicata a ricercare e contrastare eventuali illeciti correlati con i provvedimenti del Governo destinati a sostenere le imprese. Al riguardo, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caltanissetta hanno intensificato i controlli nei confronti delle aziende e dei professionisti che hanno beneficiato dell’erogazione di finanziamenti garantiti dallo Stato e previsti come misura di sostegno per le imprese che hanno subìto delle perdite a causa dell’emergenza sanitaria in atto.

Nell’ambito di tali verifiche, le Fiamme Gialle nissene hanno individuato un imprenditore che ha fatto indebito ricorso al Fondo di Garanzia, avendo destinato parte dei 25mila euro ricevuti non alle finalità previste ma utilizzandoli per altri scopi, anche a favore di un’altra ditta di cui è titolare e che non è stata interessata dalle medesime restrizioni imposte all’azienda per la quale è stato richiesto e ottenuto il finanziamento. Il soggetto è stato denunciato per il reato di malversazione a danno dello Stato.