Bandiera ARCIGAY rimossa dal Municipio di Scicli, Dipasquale (PD): “Evidente attacco omofobo contro comunità LGBTQ+”

Bandiera ARCIGAY rimossa dal Municipio di Scicli, Dipasquale (PD): “Evidente attacco omofobo contro comunità LGBTQ+”

SCICLI –Da qualche giorno la città di Scicli è in fermento per colpa della richiesta, avanzata da un personaggio in cerca d’autore e di un pugno di consensi noto in provincia, di rimuovere la bandiera dell’associazione ARCIGAY dal balcone del Municipio per essere allocata altrove insieme ‘ad altri simboli di categoria’, si legge nella nota“.

Lo dichiara l’on. Nello Dipasquale, parlamentare regionale del PD e candidato all’Assemblea Regionale Siciliana.

Secondo il richiedente tale vessillo sarebbe ‘discriminatorio e fuori luogo‘ e ‘non rappresenta l’Istituzione‘. A me e a chiunque abbia a cuore le lotte per i diritti civili questa istanza ha fatto rabbrividire sia per l’obiettivo che si prefiggeva che per il linguaggio usato“, prosegue.

Soprattutto in considerazione del fatto che la bandiera dell’associazione era appesa alla balaustra del balcone e non insieme alle bandiere istituzionali che sventolano una accanto all’altra come prevede il Cerimoniale del Governo. Se c’è qualcosa di discriminatorio e fuori luogo mi sembra che sia proprio la richiesta di questo personaggio e il suo atteggiamento che, nei fatti, è un evidente attacco omofobo contro ARCIGAY e tutto il mondo LGBTQ+“, aggiunge.

Ancora: “Sorprende ancora di più, poi, che il primo cittadino, appena quattro giorni dopo e senza batter ciglio, abbia dato seguito all’istanza rimuovendo la bandiera da un luogo in cui stava da più di un anno e mezzo e dove, negli anni precedenti, hanno avuto spazio anche i drappi di altre associazioni (Libera, Casa delle Donne – Scicli, Legambiente, etc.)“.

Tutta la vicenda è assai grave, è chiaro, e forse qualcuno non si rende conto che in questo modo si ledono i diritti di una comunità che lotta contro ogni forma di discriminazione e che promuove i diritti LGBTQ+. Non è questa la Scicli che conosciamo come città aperta, inclusiva e all’avanguardia e sono sicuro che i suoi cittadini, quando a giugno hanno scelto chi in città avrebbe governato, non si aspettavano tali azioni!“, conclude.