Marco Savatteri racconta la vita di Michelangelo Merisi nell’opera musicale “Caravaggio-la fuga”

Marco Savatteri racconta la vita di Michelangelo Merisi nell’opera musicale “Caravaggio-la fuga”

AGRIGENTO –Gli spettatori, ignari di ciò che li attende, si troveranno coinvolti in un intricato mistero: il furto di uno dei capolavori del Caravaggio“. Con queste parole Marco Savatteri, regista ed autore dello spettacolo “Caravaggio la fuga“, in scena il 14 e 15 maggio per il cartellone del Teatro Pirandello di Agrigento, racconta dell’imminente debutto nazionale dell’opera musicale dedicata alla parabola umana ed artistica di Michelangelo Merisi.

Uno spettacolo interattivo, promosso da La Casa del Musical, dalla Fondazione Teatro Luigi Pirandello, dall’Accademia Pas e dal Consorzio universitario Agrigento, sulle musiche e liriche originali di Marco Savatteri con l’orchestrazione di Enrico M.R. Fallea, la direzione vocale di Marzia Molinelli e le coreografie di Gabriel Glorioso, dove le pareti del teatro diventano tele che gettano colori, forme, idee e tutta l’arte di un Grande per tentare di afferrare Caravaggio nella sua vita in corsa e ricordare l’importanza e la sacralità del Patrimonio artistico da tutelare.

Ogni distruzione volontaria di un’opera è un reato imperdonabile – continua Savatteri -, perché bisogna proteggere la bellezza e ‘Caravaggio – La fuga’ contempla l’arte come postulato da sigillare nelle nostre coscienze“.

In scena un nutrito cast di ben 19 performer della Casa del Musical con la partecipazione straordinaria di Riccardo Clementi con Barbara Capucci, Gerlando Chianetta, Ilaria Conte, Alba Chiara Borrelli, Giovanni Strano, Matteo Bertolotti, Annalisa Bono, Claudia D’Agostino, Martina De Caro, Giovanni Geraci, Toti Maria Geraci, Gioele Incandela, Chiara Lo Faso, Giulia Marciante, Rosa Maria Montalbano, Giuseppe Orsilio, Chiara Scalici, Turi Scandura e Gabriel Glorioso che tra musiche e liriche originali, duelli all’ultimo sangue, danze, canti, dialoghi appassionati dal ritmo incalzante partendo dal furto irrisolto della “Natività” di Caravaggio in una chiesa di Palermo trasporteranno il pubblico da un avvenimento all’altro.

I personaggi delle Opere d’arte più famose al mondo – aggiunge il regista – si radunano preoccupati, poi insorgono spaventati, additando l’uomo, creatore e distruttore. Come fidarsi? Le opere si danno alla fuga e da qui scappa l’Arte finché appare lo stesso Caravaggio, ormai fuggitivo per aver ucciso un uomo”.

A raccontare l’artista saranno i suoi amici e nemici del ‘600, vestiti con i costumi di Valentina Pollicino tra le scenografie di Alessia D’Amico, in un salto continuo tra passato e presente, con storie dette e non dette, mentre la vita brulica a Piazza Navona, in una squallida, santa e bellissima Roma per indagare il potere dell’arte e la fragilità dei suoi creatori.