Legge sul sorteggio dei revisori, Kataneconomie: “Recepita ovunque tranne che in Sicilia”

Legge sul sorteggio dei revisori, Kataneconomie: “Recepita ovunque tranne che in Sicilia”

SICILIA –La nuova legge sul sorteggio dei revisori in Sicilia sembra non essere recepita e, di conseguenza, non trovare alcuna applicazione“; a denunciare questa mancanza è Carlo Cittadino, presidente dell’associazione di volontariato Kataneconomie.

Sono passati circa 3 anni da quando il governo nazionale ha varato una nuova legge in materia di sorteggio dei revisori, normativa che, sottolinea Carlo Cittadino, “sembra essere stata recepita da tutti i governi delle regioni a statuto speciale meno che da quello in forza in Sicilia“. Per questo motivo l’associazione Kataneconomie ha più volte nel corso degli ultimi anni tentato di sollecitare in tal senso un’azione da parte di Rosario Crocetta. “Ho presentato istanza per l’applicazione del sorteggio dei revisori dei conti negli enti pubblici della regione Sicilia. Recepire la legislazione nazionale è un atto dovuto. Non solo non ho avuto nessuna risposta, ma neanche il disegno di legge ( a firma del deputato 5 stelle On. Giannina Ciancio ) viene discusso nella competente commissione. Si rinvia di settimana in settimana, pur di non recepire il nuovo sistema di designazione dei revisori dei conti – scrive Carlo Cittadino per motivare la sua protesta – ma in Sicilia, sin quando la situazione non cambierà saremo destinati a vivere in un sistema feudale“.

Kataneconomie, proprio per far fronte a questa “vergognosa situazione” ha quindi deciso di organizzare una petizione che si avvalga anche dei moderni strumenti mediatici. L’intento, ovviamente, è quello di regolarizzare la situazione siciliana nel più breve tempo possibile: “Entro un anno, entro la fine del 2016, otterremo da Crocetta & company l’attuazione di questo disegno di legge. Se i nostri tentativi come associazione non dovessero sortire alcun effetto, si procederà diversamente tentando magari un’azione di gruppo che veda coinvolti tutti i commercialisti siciliani e i presidenti degli ordini delle varie province isolane.

Devo dire comunque che ad ora non sono in molti quelli che hanno sposato la causa. Bisogna però considerare che non intervenire in tal senso, non modificare la legge per l’elezione dei revisori dei conti pubblici, vuol dire dar modo a qualcuno di favorire sempre i soliti amici degli amici, creare una comunione di intenti tra controllati e controllori che puntualmente si traduce in bilanci poco veritieri ed in favoritismi di varia natura“.

La petizione lanciata da Carlo Cittadino, corredata da ulteriori approfondimenti in materia, è reperibile all’indirizzo online https://www.change.org/p/parlamento-regione-sicilia-90-deputati-90-deputati-della-regione-sicilia-sorteggio-nomina-dei-revisori-dei-conti-negli-enti-pubblici-della-regione-siciliana?recruiter=362921868&utm_source=share_petition&utm_medium=sms.