AGRIGENTO – È stato ritrovato un inedito di Andrea Camilleri: si tratta di un testo teatrale riportato alla luce dalla figlia Andreina, che lo ha trovato tra le numerose carte del padre conservate in casa a Roma.
La storia dietro il testo inedito
La storia del testo ritrovato è stata raccontata dal regista Giuseppe Dipasquale, allievo di regia teatrale di Camilleri all’Accademia nazionale d’arte moderna “Silvio d’Amico”.
Secondo quanto emerso dagli aneddoti riportati da Dipasquale nel suo libro intitolato “Il teatro certamente”, il suo grande maestro curò in passato la regia di molte opere. Eppure riteneva di non potere mai essere un autore teatrale.
“Tutta la mia vita – ha confidato Camilleri all’allievo e amico – è stata stravolta dall’unico lavoro teatrale originale che ho scritto“. Camilleri lo avrebbe affermato riferendosi a un atto unico intitolato “Giudizio a mezzanotte“.
Il celebre scrittore aveva solo 22 anni, nel 1947, quando mandò il il testo alla commissione del premio Faber di Firenze, presieduta da Silvio d’Amico. L’opera ottenne il primo premio, che Camilleri andò a ritirare di persona. “Quando tornai in Sicilia – avrebbe raccontato a Dipasquale – in treno rilessi la commedia premiata e dissi ‘ma che è ‘sta schifezza?‘. E la buttai dal finestrino“. A detta di Camilleri questo libro “puzzava di modernismo”.
Dipasquale ha annunciato che il testo sarà pubblicato.