Il Codacons sta ricevendo nelle ultime ore proteste da parte di genitori che, a seguito della chiusura delle scuole varata dal Governo a causa dell’emergenza Coronavirus, non si sono visti riconosciuti rimborsi per i costi scolastici sostenuti.
Francesco Tanasi, Segretario Nazionale, spiega: “Le rette per gli asili privati e comunali e quelle per il servizio di refezione scolastica devono essere rimborsate alle famiglie proporzionalmente al periodo di chiusura delle strutture. I genitori sono già oggi costretti a fare i salti mortali per accudire i propri figli, o spendere soldi per baby sitter, e non riconoscere loro il rimborso cui hanno diritto rappresenterebbe un ingiusto danno economico”.
Per tale motivo il Codacons, che ricorda che mediamente una famiglia italiana spende quasi 400 euro al mese per mandare all’asilo i propri figli, chiede al Governo di varare disposizioni precise in merito, e diffida i comuni e le strutture private a disporre immediatamente rimborsi (anche sottoforma di bonus o sconti sui prossimi pagamenti) di rette e mense in favore delle famiglie che hanno figli iscritti all’asilo. In caso di rifiuto, l’associazione è pronta a presentare una valanga di ricorsi contro asili privati e amministrazioni comunali.
Nelle prossime ore l’associazione pubblicherà sul proprio sito internet il modulo attraverso il quale i genitori possono chiedere alle strutture scolastiche il rimborso parziale delle rette versate.
Immagine di repertorio
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