PORTO EMPEDOCLE – Le telecamere nascoste dei carabinieri, collocate in contrada San Calogero Napolitano a Porto Empedocle (Agrigento), avrebbero “beccato” alcune persone a bordo di furgoni che avrebbero gettato rifiuti di ogni tipo nel piazzale comunale.
Grossi elettrodomestici, scarti delle pescherie, materiale in polistirolo, cavi di rami, residui di materiali per l’edilizia. Questo e molto altro veniva gettato – abusivamente – e, in alcuni casi, i rifiuti venivano bruciati aggravando anche il rischio incendi.
Le indagini sono state avviate e, a distanza di 3 anni, il pm ha chiesto 12 rinvii a giudizio. L’accusa, per i soggetti in questione, è violazione della normativa in materia ambientale e – solo in un caso – ricettazione (per il possesso di 100 chili di rame, gettati e incendiati nell’area suddetta).
Il 14 settembre si svolgerà l’udienza preliminare e gli imputati potranno scegliere se proseguire normalmente o chiedere l’abbreviato o il patteggiamento.
Fonte foto Regione Siciliana
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