SICILIA – Il sistema dei controlli fiscali si fa sempre più fitto al fine di scoraggiare l’evasione ed i cosiddetti “pagamenti in nero”.
Da oggi, infatti, entra in vigore il limite alle operazioni effettuate sul proprio conto corrente. Superato questo limite scatterà automaticamente una “presunzione di nero”, accertato nel caso in cui il contribuente stesso non riesca a dimostrare il contrario.
I limiti sono già stati fissati. Chi, infatti, cercherà di prelevare una somma superiore a mille euro in un giorno e cinquemila euro in un mese andrà incontro al rischio di essere oggetto di indagini da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Si tratta, dunque, di una nuova norma che impone ai correntisti un vincolo particolarmente forte sebbene la normativa sulla tracciabilità dei pagamenti vieta l’utilizzo dei contanti solo a partire da 3000 euro.
Come spiegato dal sito laleggepertutti.it: “Il legislatore interviene affermando come la norma in questione potrà operare al ricorrere di un requisito ‘numerico’: la presunzione contraria al contribuente, per i prelievi non giustificati, scatterà solo se viene superato il limite giornaliero di mille euro e, comunque, quello di 5 mila euro mensili. Entro invece tale limite siamo dinanzi a una sorta di ‘franchigia‘ entro la quale il problema non dovrebbe sussistere. Al contrario, superate le predette soglie la norma potrebbe essere azionata ma, si ritiene, soltanto per l’eccedenza rispetto alle stesse”.