Migranti e Covid, aspro botta e risposta tra sindaco Gambino e Asp

Migranti e Covid, aspro botta e risposta tra sindaco Gambino e Asp

CALTANISSETTA – È “guerra” tra il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino, e l’Asp di Agrigento in seguito alla diffusione della notizia di migranti positivi trasferiti da Porto Empedocle (Agrigento) al territorio nisseno.

La situazione

Al momento, sembra che uno dei cittadini stranieri trasferiti all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta sia risultato positivo al tampone. Per altri due si è in attesa dell’esito.

Una situazione che ha destato l’ira del primo cittadino nisseno, a capo di una città che sembrava aver sconfitto il “nemico invisibile” già da diversi giorni. La responsabilità sarebbe stata addebitata all’Asp della provincia di Agrigento, che però si sarebbe dichiarata estranea alla gestione dei migranti attualmente al Sant’Elia, chiedendo al sindaco nisseno di informarsi correttamente prima di attribuire qualsiasi colpa.

Uno “scontro” verbale acceso e una situazione difficile ancora da chiarire. Gambino chiede risposte e nelle scorse ore ha dichiarato di aver inoltrato una nota alla Procura della Repubblica di Caltanissetta affinché vengano avviati accertamenti sulla vicenda.

Le dichiarazioni 

“Ho inoltrato una nota alla Procura della Repubblica nissena per accertare eventuali responsabilità rispetto all’invio dei migranti positivi a Caltanissetta . L’accoglienza è sacrosanta è un dovere morale, ma non sulle spalle dei cittadini e prima ancora dei sindaci che subiscono le decisioni dall’alto. Chi non ha controllato deve rispondere delle proprie azioni. Io non posso consentire che in una città covid free da 55 giorni vengano trasferiti tra l’altro senza ragione, perché il luogo deputato è Palermo, dei soggetti positivi”, scrive Gambino sulla sua pagina Facebook.

“Arrivavano da Porto Empedocle, la responsabilità prima è dell’Asp della provincia da dove sono partiti. Adesso voglio risposte. Le voglio anche dal Governo regionale che deve controllare che i protocolli vengano rispettati alla lettera. Chiedo all’assessore alla Sanità Ruggero Razza e al presidente della regione Nello Musumeci di aprire un’indagine interna per accertare le responsabilità. Perché le responsabilità ci sono. Voglio i nomi e cognomi su un piatto d’argento. Ii devo leggere io, lo devono sapere i miei concittadini. La gestione dell’emergenza immigrazione assieme a quella sanitaria non può essere presa alla leggera si tratta della vita di ciascuno di noi“.

Immagine di repertorio