AGRIGENTO – Arrivano altri nuovi dettagli sul maxi blitz che ha coinvolto la Girgenti Acque, unico gestore del servizio idrico integrato di Agrigento e provincia.
Nello specifico, sono 84 le persone indagate e per 50 di loro la Procura sta avviando la notifica di conclusione delle indagini preliminari. Tra gli indagati anche Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, ma non solo.
Proprio lui avrebbe ricevuto dal numero uno di Girgenti Acque – all’epoca candidato con Forza Italia alle elezioni regionali del 2017 – “contributi elettorali, spese di viaggi e soggiorni in violazione a quanto previsto dall’art. 7 comma 2 Legge n. 195/1974, ovvero senza che fosse intervenuta la deliberazione dell’organo societario della Girgenti Acque S.P.A. e senza che i contributi fossero stati regolarmente iscritti nel bilancio della medesima società“.
Non è tutto: oltre a Miccichè, ci sarebbe indagato anche il deputato Francesco Scoma, anche lui per il medesimo motivo, tra contributi elettorali e spese di viaggi a di soggiorni. Ancora, figura anche l’ex presidente della provincia di Agrigento, Eugenio D’Orsi, l’ex prefetto di Agrigento Nicola Diomede e Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità garante del mercato.
I fermati
Otto, invece, i fermati, per i quali si attende la decisione del G.I.P. sulla convalida e sulla richiesta di emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Non ci sarebbe stato, tra l’altro, nel corso dell’operazione, alcun sequestro nonostante all’inizio si fosse diffusa la notizia di un provvedimento di ben 18 milioni.
L’operazione “Waterloo” ha portato alla luce l’esistenza di un’associazione a delinquere che operava a capo della società Girgenti Acque. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, frode in pubbliche forniture, furto, ricettazione, reati tributari, societari e in materia ambientale.
I fermati sono, nell’ordine:
- Marco Campione, 60 anni, ex presidente di Girgenti Acque;
- Pietro Arnone, 58 anni, amministratore unico di Hydortecne;
- Calogero Patti, 53 anni, dipendente di Girgenti Acque;
- Angelo Piero Cutaia, 51anni, direttore amministrativo di Girgenti Acque;
- Gian Domenico Ponzo, 54 anni, direttore generale Girgenti Acque;
- Francesco Barrovecchio, 61 anni, responsabile tecnico Hydortecne;
- Calogero Sala, 61 anni, direttore tecnico e progettazione Girgenti Acque;
- Igino Della Volpe, 63 anni, membro del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque.
Le indagini
Per le indagini su Girgenti Acque, durate quasi 4 anni, sarebbero state utilizzate diverse intercettazioni di comunicazioni e di consulenze tecniche in materia contabile e ambientale, servizi di controllo, pedinamento e osservazioni.
Dalla Procura comunicano che gli accertamenti “hanno disvelato una potente azione di lobbying e la creazione di un vasto sistema di corruttele volto a eludere i controlli degli enti preposti. Falsi in bilancio ed un sistema di accentramento degli appalti in capo alle imprese del presidente del consiglio di amministrazione di Girgenti Acque, Marco Campione, hanno permesso allo stesso di operare in regime di monopolio con relativi guadagni“.