LAMPEDUSA – “L’aumento di malati e morti di tumore e le sempre più pressanti questioni legate all’inquinamento ambientale, che ancora oggi alcuni minimizzano, ci impongono una seria riflessione e azione”, a parlare è il Comitato di Lampedusa per la Salute Pubblica e Ambientale.
“Siamo convinti che prima della sacrosanta richiesta di accesso alle cure bisogna impegnarsi a rendere l’ambiente in cui viviamo sano e pulito ed eliminare il più possibile tutti quei fattori che portano ad ammalarci. Vogliamo riprendere il filo del discorso a partire dalla prevenzione della salute e dunque tornare sulle azioni che avevamo cominciato sui temi dell’inquinamento delle onde elettromagnetiche, della gestione della nettezza urbana, dell’amianto, della discarica comunale, della mancanza di un depuratore sull’isola etc. etc”, spiega.
“Da parte nostra – conclude – riprendiamo il lavoro da dove lo avevamo lasciato a partire da alcune azioni concrete:
- Una denuncia alla Procura della Repubblica sui vari reati ambientali ai danni delle nostre isole e delle nostre comunità;
- una nuova richiesta al Comune di Lampedusa e Linosa per un censimento ufficiale sulle installazioni che emettono onde elettromagnetiche presenti sul nostro territorio;
- una nuova richiesta affinché il Comune di Lampedusa e Linosa si doti un regolamento interno per le installazione di fonti che emettono onde elettromagnetiche;
- l’avvio di uno studio indipendente sullo stato dell’inquinamento da onde elettromagnetiche;
- una richiesta di informazioni alla Regione Siciliana sulla ‘Manifestazione di volontà del Governo Regionale in ordine alla realizzazione di una struttura ospedaliera nell’isola di Lampedusa’ come in oggetto nella deliberazione n. 250 dell’11 giugno 2020 della Giunta Regionale Siciliana”.