La Sicilia continua a perdere figli… 8 giovanissime vittime in un mese. La vita vale più di una distrazione

PALERMO – Ci si chiede perché, continuamente, ogni giorno, sembra ormai inevitabile l’arrivo di notizie di incidenti stradali in cui, nella maggior parte delle volte, sono proprio i giovanissimi a rimetterci la vita.

La Sicilia continua a perdere figli, e secondo una stima dei sinistri mortali di questo mese, ben 8 sono stati i ragazzi deceduti a seguito di impatti fatali nelle strade dell’isola. Una conta dei danni senza fine, una strage che sembra proprio non volersi arrestare.

Cuori a pezzi e incredulità nell’ultimo scontro mortale – in ordine temporale – avvenuto alle prime luci dell’alba di ieri, lungo la Strada Statale 114 Orientale Sicula, nei pressi della discoteca Banaker di Aci Castello (CT). È qui che ha perso la vita Michele Costa, 22enne di Aci Catena. Il sinistro avrebbe coinvolto 4 mezzi, due auto e due moto, e avrebbe ucciso sul colpo il giovane, figlio di un ex attaccante dell’Acicatena Calcio. Mentre continuano le indagini su quanto accaduto, la comunità del Comune catanese è sconvolta per il terribile evento. Oggi pomeriggio verranno celebrati i funerali di Michele nella basilica di San Filippo D’Agira, suo paese d’origine.

Soltanto il 23 giugno, invece, Catania piangeva un altro figlio, il 17enne Angelo Di Blasi, deceduto dopo 4 giorni di agonia trascorsi all’ospedale Garibaldi in seguito a un terribile incidente avvenuto in via Vittorio Emanuele, subito dopo piazza Risorgimento. Ricostruire quanto accaduto al catanese è ancora impossibile, la dinamica del sinistro che l’ha visto coinvolto è ancora al vaglio degli inquirenti. Era un giovedì come tanti quando Angelo si trovava “nella sua zona” e un’auto – a quanto pare – l’avrebbe travolto mentre camminava a piedi.

Un giorno prima lasciava questa terra Livio Angileri, il 35enne rimasto coinvolto in un incidente avvenuto su una strada a scorrimento veloce a Marsala, in provincia di Trapani. Nella circostanza, Angileri avrebbe riportato una gravissima frattura alla testa insieme ad altre ferite. Una morte, quella di Livio, arrivata a poche ore di distanza dalla tragica scomparsa di un altro giovane originario di Marsala, Emanuele Giangrande, deceduto dopo essere stato travolto da un camion mentre procedeva a bordo della sua moto.

Il 21 giugno il capoluogo etneo perdeva Carmelo Massimino, l’ennesima vittima di un incidente stradale avvenuto nel Ragusano. Il sinistro si sarebbe verificato nella zona Industriale del capoluogo ibleo. Il 32enne catanese si trovava a bordo della propria moto quando si sarebbe scontrato con un furgone, finendo sotto il mezzo.

Sempre nel Ragusano, il 14 giugno una tragedia gettava nella disperazione la comunità di Modica: Emanuele Assenza, 16 anni appena, moriva per un altro incidente stradale avvenuto in via Risorgimento. Il giovanissimo aveva appena finito di trascorrere una serata con degli amici quando a bordo del suo scooter avrebbe perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare contro un’auto proveniente dal senso opposto: dapprima l’impatto contro la Bmw, successivamente invece lo schianto contro un muro.

Giuseppe Gagliano di Lucca Sicula, invece, perdeva la vita lo scorso 10 giugno. Il giovane viaggiava a bordo di un’auto – una Renault Clio – insieme ad altri tre amici quando, il conducente del mezzo, avrebbe perso il controllo ribaltandosi e causando un bilancio di tre feriti e un morto. Una semplice domenica al mare che, in realtà, si è trasformata in tragedia in contrada Piano Monaco, in territorio di Caltabellotta.

Ad un mese e due giorni da oggi, infine, un’altra giovane vita spirava via per l’ennesimo incidente mortale. Un catanese, ancora una volta. Un incidente mortale avvenuto a Taormina, esattamente in via Pirandello, dove è deceduto Davide Biuso, 33 anni originario di Catania ma residente a Mascali. Uno scontro con un’auto mentre si trovava a bordo di una moto. Appassionato di motori e facente parte di un gruppo di Alfisti, lo chef è stato salutato con il rombo dei motori degli amici che, come Davide, amano e possiedono una Alfa Romeo.

Nell’elenco “rosso”, intriso di sangue e lacrime amare, abbiamo inserito i giovanissimi ma in Sicilia, prendendo in considerazione soltanto questi 30 giorni, le vittime sono state molte di più. La “colpa”, sempre più spesso, viene additata all’uso dei cellulari alla guida. Non solo l’alta velocità, l’uso di alcool e/o droghe causerebbero incidenti: ad oggi, secondo una stima approssimativa, tra le “distrazioni” più fatali vi è assolutamente l’uso dello smartphone mentre si viaggia in auto o in scooter o con qualsiasi altro mezzo. E allora posate i cellulari in tasca, mettetevi al volante e non distraetevi: la vostra vita, e quella degli altri, vale più di un “bip bip”.