RAVANUSA – Condannato a 7 anni di reclusione con l’accusa di duplice omicidio stradale Luigi Alessandro D’Angelo, 30enne di Ravanusa, che si trovava alla guida dell’Alfa Romeo 147 che il 2 febbraio 2020 si schiantò contro un muro in via Gramsci a Ravanusa.
A bordo dell’auto c’erano 4 persone e, in quell’incidente, persero la vita Lorenzo Miceli, 293nne ex consigliere comunale del M5S di Ravanusa, deceduto sul colpo, e Federica Aleo, 29enne di Canicattì commessa di un negozio, morta dopo 3 mesi di agonia. Coinvolta nell’incidente anche una terza persona che riportò delle lesioni.
Secondo gli accertamenti, Luigi Alessandro D’Angelo si sarebbe messo alla guida dopo aver assunto cocaina e sarebbe risultato positivo anche all’alcol test.
Tra l’altro, è stata contestata all’imputato anche una guida imprudente oltre i limiti di velocità consentiti: procedeva, infatti, a velocità sostenuta.
Le famiglie dei ragazzi deceduti sono pronte a ricorrere in Appello dato che, a detta loro, le condanne sarebbero troppo basse a fronte della gravità del comportamento.
“Non ci sono parole per descrivere il dolore che questo ennesimo gravissimo omicidio stradale ha lasciato attorno a sé: due giovani vite spezzate e due famiglie precipitate nel più totale sconforto, completamente distrutte da quell’orribile giorno – commenta Diego Ferraro, responsabile della sede Giesse di Canicattì –. Attendiamo ora i prossimi passi della Procura continuando comunque ad affiancare i familiari, con i nostri legali, con l’auspicio che si giunga davvero ad una condanna esemplare. Ciò che è accaduto non dovrebbe mai più succedere”.