AGRIGENTO – Cresce la lista dei “furbetti” del reddito di cittadinanza. Anche nella provincia di Agrigento i controlli della Guardia di Finanza hanno permesso di scoprire nuove irregolarità.
Su disposizione della Procura di Agrigento, i militari hanno sequestrato otto card utilizzate indebitamente per usufruire del sussidio economico destinato alle fasce più “deboli”. A finire nel mirino dei controlli le famiglie di otto condannati per associazione di stampo mafioso, traffico illecito di stupefacenti e omicidio.
A tal proposito, tra i falsi percettori del reddito c’è anche la famiglia di uno degli esecutori dell’omicidio del giudice Rosario Livatino. I titolari delle carte sequestrate sono indagati a piede libero per i reati di indebita percezione del reddito di cittadinanza e falso in autodichiarazione.
Proprio ieri a Siracusa un’analoga operazione della Guardia di Finanza ha portato alla denuncia di ventiquattro soggetti, alcuni di essi appartenenti anche a noti clan della provincia aretusea. Anche in questo caso le persone interessate percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza.
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