PORTO EMPEDOCLE – I carabinieri della stazione di Porto Empedocle, nelle ultime ore, hanno sorpreso in flagranza di reato un empedoclino 35 enne che era riuscito a impossessarsi di circa 220 chili di cavi di rame, dopo essere penetrato all’interno di una nota azienda del luogo.
In particolare, in orario pomeridiano, l’uomo si è arrampicato sulla recinzione dell’azienda ed è riuscito a entrare all’interno dello stabilimento produttivo. Successivamente, avvalendosi di un grosso seghetto, è riuscito a impossessarsi di due grandi bobine di cavi di rame, del peso complessivo di circa 220 chili. Ma mentre stava operando indisturbato, è stato notato da un addetto dell’azienda, che ha subito dato l’allarme alle forze dell’ordine.
In un lampo, due pattuglie dell’Arma sono andate nella ditta in questione, in contrada Vincenzella, circondandola lungo tutto il perimetro.
Sono scattate immediate le ricerche del fuggitivo e improvvisamente i militari hanno scorto un uomo che subito saltava dalla recinzione tentando una repentina fuga a piedi. Ma, in quel frangente, due carabinieri della stazione di Porto Empedocle lo hanno subito rincorso e raggiunto, arrestandolo con l’accusa di tentato furto aggravato e sequestrandogli il seghetto utilizzato.
L’uomo, Calogero Trameli, 35enne, già noto alle forze dell’ordine, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato subito trasferito agli arresti domiciliari. La refurtiva in questione è stata prontamente recuperata e verrà restituita all’azienda.