RIBERA – Nel trascorso weekend, a Ribera (Agrigento), i carabinieri della locale Tenenza, nell’ambito di un servizio svolto con l’ausilio di unità cinofile del Nucleo Carabinieri di Palermo, hanno arrestato per spaccio di hashish il 35enne riberese L.G., già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti di polizia in materia di droga. Nell’ultimo mese l’abitazione di L.G. era stata tenuta sotto osservazione dai militari, i quali – notato il viavai di giovani – ne avevano controllati diversi trovandoli in possesso di alcune dosi di hashish.
Da quanto accertato mediante alcuni pedinamenti, L.G. non disdegnava di effettuare consegne a domicilio di quantitativi più sostanziosi di stupefacente. Proprio durante uno dei vari servizi di osservazione, L.G. è stato sorpreso dai militari mentre spacciava alcuni grammi di hashish a un giovanissimo assuntore. Gli uomini dell’Arma sono intervenuti bloccando spacciatore e avventore. Immediatamente è stata perquisita l’abitazione di L.G. e qui sono trovati 20 grammi di hashish già suddivisi in dosi, un bilancino di precisione e, ben occultati in un incavo del lavandino del bagno, 3.500 euro in banconote di vario taglio, avvolti nel cellophane.
L.G. a quel punto è stato arrestato e poi, su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Sciacca, è stato messo agli arresti domiciliari. Ieri l’arresto di L.G. è stato convalidato dal G.I.P. del Tribunale saccense e poi l’uomo è stato scarcerato, venendo però sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Ribera, con l’ulteriore prescrizione di non potersi muovere di sera e di notte dal proprio domicilio.
Nel corso della stessa operazione sono stati segnalati amministrativamente alla Prefettura di Agrigento 7 giovani, trovati in possesso di piccole dosi di hashish per uso personale.
I carabinieri sono arrivati a L.G. grazie al continuo monitoraggio del territorio che l’Arma svolge da sempre e che nell’ultimo periodo si è particolarmente intensificato nell’area riberese, ritenuta una piazza particolarmente florida per lo smercio di stupefacenti, come testimoniano – ad esempio – le indagini della stessa Tenenza di Ribera che hanno disvelato l’esistenza di una vera e propria rete di spaccio di ogni tipo di droga, organizzata da due cittadini tunisini e da una donna di nazionalità rumena, domiciliati nel centro crispino, arrestati nel novembre del 2020 su ordine di custodia cautelare del Tribunale di Sciacca.
Ricordiamo che la stessa comunità di Ribera nei primi giorni di novembre del 2020 è stata sconvolta dai decessi per overdose del 21enne Alessio Cusumano (il presunto spacciatore della dose letale, Attilio Manisi di Ribera, è stato arrestato dai militari della Tenenza di Ribera al termine di una velocissima attività d’indagine) e del 50enne Nicolò Failla, anch’egli di Ribera (per la cui morte sono ancora in corso le indagini).
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