Disoccupazione giovanile, Sicilia in testa: oltre 100 mila i ragazzi che lasciano il Sud

SICILIA –E anche se sto paese mo cade a pezzi, o’ guvern’ vo’ semp’ e sord’ e preghiamo ogni giorno sperando che per lavorare non amma ji o’ Nord“, cantava poche settimane fa Rocco Hunt sul palco dell’Ariston di Sanremo. Parole molto sagge ma soprattutto con un riscontro reale. E già, perché secondo le ultime statistiche sarebbero oltre 100.000 i ragazzi del Sud che lasciano la propria terra per raggiungere il Nord Italia o l’estero alla ricerca di una occupazione.

I dati Istat parlano chiaro: nel 2015 in Italia nella fascia d’età fra i 15 e i 24 anni si sono persi 7.000 posti di lavoro rispetto al 2014, e addirittura in quella compresa fra 35 e 49 anni il calo è stato di 69.000 unità. A gennaio il tasso di disoccupazione giovanile è risalito al 39,3%.

Fra tutti i giovani disoccupati che restano in Italia, ben 1 milione e 723.000 sono i giovani di età fra 15 e 29 anni che non studiano e non cercano lavoro. Di questi il 55% si sono registrati sulla piattaforma Garanzia Giovani (il piano europeo per l’abbattimento della disoccupazione giovanile). Su 862.747 adesioni definite, quasi la metà, 424.170 riguardano il Sud, con il massimo di adesioni raggiunto in Sicilia pari a 147.710.

Del totale dei casi presi in carico, 312.148 ricadono in regioni del Sud (117.240 in Sicilia). Se in Italia quelli con profilazione alta sono il 44,7%, salgono al 70% nel Sud con la “punta” della Sicilia all’80,2%. E sono il 3,7% coloro che dal Sud hanno scelto di svolgere un tirocinio in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Lazio.

Dati imbarazzanti che mettono maggiormente in mostra un fenomeno già sotto gli occhi di tutti. Il Governo parla di un’inversione di tendenza ma i giovani siciliani sono ancora per strada e pregano tutti i giorni sperando che, per realizzarsi, non debbano andare via dalla loro terra.